Il caso Aeroporto arriverà in consiglio comunale. Lo porteranno i consiglieri di opposizione Paolo Martari e Graziano Tovo (PD), Alessandrino Dal Maso e Luciano Zanolli (Cittadini per Villafranca) e Renzo Piazzi (Dossobuono Insieme). “L’aeroporto è un bene di tutti e merita una gestione trasparente e severa per tornare ad essere un volano per l’economia del nostro territorio. La tutela dell’ambiente e del sistema economico di Villafranca non devono passare per raccomandazioni e favoritismi, ma per una politica concertata e portata avanti a testa alta. Per questo, vista la conclamata incapacità gestionale dimostrata dalla politica pubblica (di centrodestra), come forze politiche di opposizione proporremo nei prossimi giorni una interpellanza/mozione con cui chiederemo al consiglio comunale di deliberare la vendita di parte o di tutto il pacchetto azionario del comune a soggetti privati, sempreché si trovino, per rilanciare l’aeroporto Catullo e remunerare almeno un po’ i nostri concittadini dello spreco fatto con l’aumento di capitale di un Ente che ha un piano industriale fallimentare. Pennacchia, nominato dalla Provincia, con le sue affermazioni ha chiarito oltre ogni dubbio come ha inteso esercitare il suo mandato: favorendo le assunzioni degli amici locali secondo una feroce logica spartitoria. Così screditando sia la Provincia che il Comune di Villafranca. I bilanci del Catullo e degli “Aeroporti del Garda” sono sotto gli occhi di tutti ed esprimono numeri drammatici: perdita di 5 milioni nell’ultimo anno, oltre 450 persone assunte ed una capacità produttiva inferiore all’aeroporto di Napoli sono dati che si commentano da sé. Nel momento di deliberare la prima tranche di aumento del capitale sociale del Catullo da parte del nostro comune, avevamo chiesto al sindaco di Villafranca di pretendere la visione e di valutare bene il piano industriale dell’aerostazione. Un progetto che non è mai stato portato in consiglio comunale. Ma il sindaco e lo stesso consigliere Pennacchia hanno sempre rassicurato sulla validità delle scelte operate, promettendo rapidi miglioramenti nel volume di traffico passeggeri e merci, con conseguente beneficio per i conti dell’Ente. Nel frattempo, il comune è stato relegato al di sotto del 4% di capitale, senza alcun rappresentante nel CdA a difendere il territorio locale ed il suo ambiente”.