Parola d’ordine sinergia. E’ stato questo il filo conduttore che ha accomunato i relatori al convegno organizzato all’Auditorium da Grande Nord e Udc, rappresentati rispettivamente da Niko Cordioli e Nicola Terilli, e dedicato alla nuova proposta di legge regionale ”sulle politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella nostra regione” ma anche per capirne i risvolti che avrà sul commercio Villafranchese, Luca Baggio, consigliere regionale e presidente della 3 commissione consiliare della regione Veneto, ha spiegato le caratteristiche salienti della legge prima di avviarla al dibattito in consiglio regionale per la sua approvazione: “Purtroppo a livello europeo e italiano c’è stata una liberalizzazione selvaggia. Noi abbiamo messo una moratoria sino a fine anno. Ora con la nuova legge vogliamo privilegiare gli esercizi commerciali piccoli e grandi che vorranno andare a rivitalizzare i centri storici. Avranno procedure veloci per l’apertura”. Paolo Arena, presidente Confcommercio Verona Imprese per l’Italia: ” Non può esserci decisione europea o nazionale. Le direttive vanno interpretate seconda le esigenze del territorio. Sulla legge regionale c’è il buco nero della possibilità di realizzare centri commerciali sino a 15 mila mq attorno ai caselli autostradali. A Villafranca ci siamo confrontati a 360°. Ed è indispensabile far questo per il bene della cittadinanza”. Silvano Meneguzzo, presidente provinciale Confesercenti Verona: “Valorizzare i centri storici è anche un’azione sociale. Se si svuotano a causa della chiusura dei negozi diventano preda di malavitosi, gli anziani non trovano più i loro punti di riferimento e un paese muore”. Raffaele Cardellini, presidente dell’associazione commercianti Villafranca “Villa Vive”: “Ci vorrebbe una Pro Loco per rapportarsi meglio anche con i Comuni vicini con i quali bisogna far squadra organizzando insieme percorsi culturali, enogastronomici e storici per richiamare gente a Villafranca. E più collaborazione tra noi”. Gianni Magosso, rappresentante dell’associazione “Le Boteghe de Dossobon”: “Da noi le professionalità ci sono ma non riusciamo più a intercettare i clienti che vanno ai centri commerciali. Bisognerebbe portare qualche manifestazione anche a Dossobuono e non solo in centro a Villafranca”: Alessio Adami, assessore del Comune di Villafranca con delega al commercio e pubblici esercizi: “Ci vuole collaborazione totale tra istituzioni e associazioni di categoria. Solo così si possono raggiungere risultati importanti come gli accordi che stiamo concludendo per i taxi e la pubblicità sul territorio”. Gianni Faccioli, assessore del Comune di Villafranca con delega alle attività produttive, promozione turistica e manifestazioni: “Se non siamo riusciti a promuovere Villafranca come fa Valeggio col tortellino o Isola con il riso è perché purtroppo le nostre associazioni pasticceri e ristoratori hanno dei problemi strutturali. Sono pochi e non si riesce a produrre qualcosa di stabile. Potremmo farlo noi ma non sarebbe la stessa cosa”. Fuori scaletta è intervenuto anche il sindaco Mario Faccioli: “Villafranca si è sempre opposta negli anni ai grandi centri commerciali privilegiando il proprio naturale. Mi preoccupa cosa potrà succedere per quelle richieste già avanzate quando scadrà a fine anno la moratoria perché nei dintorni potrebbero sorgere altre grosse strutture. Preoccupa anche la scarsa attenzione alle facili apertura di strutture di servizi tipo sale giochi o a quanto offerto via internet”.