E’ di questi giorni la notizia che l’uscita della tangenziale sud di Madonna di Dossobuono, nella direzione est-ovest, potrebbe essere dotata di una rotonda, in buona parte finanziata dall’autostrada Brescia-Padova, il cui scopo sarebbe quello di favorire l’accesso all’Aeroporto Valerio Catullo oltre che di evitare la reiterazione delle gravi violazioni del codice della strada che ormai da anni si verificano con frequenza quotidiana. Non sono bastate nemmeno le precauzioni introdotte qualche settimana fa, con il posizionamento di visibili paletti di plastica rifrangente sulla mezzeria della strada, volti ad indicare chiaramente agli automobilisti la sola direzione da assumere verso Verona. Alcuni di essi sono già stati divelti e continuano senza soluzione di continuità le inversioni di marcia in direzione sud, verso Mantova.
“Sarebbe una nuova mazzata, a cui ci opponiamo con forza – spiega Paolo Martari – . Dossobuono è la frazione non solo più popolosa, ma pesantemente gravata da una collocazione che la vede accerchiata da due autostrade, una tangenziale e dall’aeroporto. Realizzare una rotonda alla Madonna di Dossobuono significherebbe, infatti, legittimare l’ingresso del traffico (oggi indotto verso Verona, a nord) nel centro abitato di Dossobuono, finalizzato non a favorirne l’economia o il turismo, bensì esclusivamente a diventare (anzi a squalificarsi come) una banale e sterile arteria di attraversamento urbano: mero transito necessitato per giungere più in breve all’Aeroporto.
Ora, la cattiva programmazione e progettazione a suo tempo fatta da coloro che hanno realizzato la tangenziale (si ricorda che era previsto e funzionante, sin dall’inizio, un raccordo che avrebbe consentito – peraltro solo con manovre rischiosissime, che hanno provocato purtroppo incidenti mortali – di raggiungere l’aerostazione) non può essere adesso risolta con una banale rotatoria. Salvo che non si voglia, per l’ennesima volta, considerare Dossobuono come lo scarico di tutti gli inquinamenti possibili”.
I consiglieri del Centrosinistra avanzano altre soluzioni: “Potrebbe essere fatto un raccordo funzionale (sottopasso o sovrappasso) sulla tangenziale, o un collegamento più efficace sfruttando le uscite di Sommacampagna/Caselle – Centro Agroalimentare, ovvero altre iniziative su cui invitiamo ad aprire una pubblica discussione e confronto.
Ma soprattutto, nella logica dell’ingresso di SAVE quale nuovo socio dell’Aeroporto Catullo e della (speriamo) superata ipotesi di costruzione di un casello ad hoc per l’aerostazione, tra le opere compensative di carattere infrastrutturale ed ambientale appannaggio del territorio circostante va annoverata anche la possibile soluzione per l’annoso problema che investe Madonna di Dossobuono e Dossobuono stesso. In una prospettiva di potenziamento dell’Aeroporto cittadino, come abbiamo più volte ribadito nel passato, più che la costruzione di uno svincolo ad hoc, maggiore senso e utilità avrebbe la ristrutturazione del casello di Verona Nord, vera porta d’ingresso della città sul corridoio Nord-Sud, connessa al rafforzamento ed alla razionalizzazione della migliore percorribilità della tangenziale/circonvallazione che conduce a Villafranca, in direzione Mantova”.