Il rinnovo della convenzione con la Provincia per la cura dei minori riconosciuti da un solo genitore diventa un caso politico. Dall’ente scaligero, infatti, è arrivata da sottoscrivere la solita convenzione in base alla quale il Comune erogherà i servizi e li pagherà, attendendo poi il rimborso che nel 2014 è stato di circa 30 mila euro a fronte di sussidi economici, progetti educativi e, in casi di chiara difficoltà sociale, anche il ricovero in strutture protette. Ma stavolta la Provincia ha inserito l’articolo 5 che prevede una clausola in base alla quale l’erogazione del contributo sarà condizionato al fatto che la Provincia rimanga competente in materia e abbia disponibilità economiche. In caso contrario il Comune dovrà pagare di tasca propria. “E’ una follia chiederci di impegnarsi in una convenzione su un tema così delicato in questi termini – sbotta il sindaco Mario Faccioli -. C’è un problema giuridico. Come faccio a impegnare una spesa senza avere la delega di competenza? Farlo bisogna farlo perché è un servizio importante ma non in questi termini. Si sapeva che la Provincia avrebbe avuto un ruolo di secondo piano. Ora è inutile piangere. Chi in campagna elettorale ha detto che avrebbe risolto i problemi dovrebbe chiedere scusa. Bisognerà condividere un percorso. Mettiamoci intorno a un tavolo a discutere su temi veri che ne arriveranno altri, uno dietro l’altro, visto che la Provincia è destinata allo smantellamento”.
Il vicesindaco Nicola Terilli attacca il consigliere provinciale Luca Zamperini: “Mi spiace che la Provincia nel suo ruolo di coordinamento non abbia coinvolto tutti i sindaci sul problema. Abbiamo anche un consigliere delegato e lo invito a essere più attento e presente. E’ vero che a Villafranca è in minoranza ma a Verona rappresenta Villafranca. Mi sarei aspettato che ce ne parlasse”.