Il consiglio comunale ha approvato con i voti della sola maggioranza l’aumento dell’addizionale Irpef da 0.7 a 0,8 per mille. «Decisione sofferta dopo un lugo dibattito all’interno della maggioranza – sottolinea l’assessore Riccardo Maraia -. per un ulteriore taglio statale non previsto di circa 860 mila euro. L’ente è in grado di far fronte per 450 mila euro. Se avessimo potuto recuperarne di più lo avremmo fatto. L’alternativa era aumento di Imu o Tasi o introduzione della Tasi secondaria. L’Irpef è l’unica imposta che si parametra al reddito, chi prende meno paga meno. Quei Comuni che hanno previsto esenzioni hanno Tasi e Imu più alte di noi».
Marco Dall’Oca (Villafranca sei tu, nella foto): «Sono stufo di fare il killer di stato e portare via soldi ai cittadini, Ma se non aumento l’Irpef devo tagliare i fondi alle materne, alla cultura e alle manifestazioni. Facciamo protesta civile e non mandiamo i 260 mila euro per gli 80 a Renzi».
Franco Pennacchia (Gruppo misto): «Ci siamo trovati con la grande responsabilità di dover far fronte al taglio di 860 mila euro. Purtroppo è una realtà necessaria».
Jessica Cordioli (Civica per Villafranca): «Aumento che non ci piace, fatto solo per trovare i soldi tagliati».
Contrarie le opposizioni. Isabella Roveroni (Pd): «Ci saremmo aspettati lo stesso tipo di attenzione mostrato per la Tasi, uno studio di possibilità per i redditi più bassi. Si poteva far fronte con altre misure. In tempo di vacche magre ci sono le uscite necessarie e quelle accessorie».
Luca Zamperini (Lista Tosi): «Riguardiamo gli ultimi 7 anni. Fino a febbraio 2008 era 0, poi 0,2 e ora 0,8. Allora la media degli altri Comuni era 0,4. Qualcosa non va. Siamo sempre stati contrari a questa tassazione».
Martina Pasetto (Forza Villafranca, nella foto): «L’aumento è colpa dello Stato Centrale che si fa bello e fa fare gli esattori ai comuni. Ma in questo momento storico non è giusto».