Utilizzo e fruibilità del Castello. Ecco il serrato botta e risposta tra il sindaco Faccioli e Paolo Martari.
Sindaco Mario Faccioli: «Del Castello non si è occupato nessuno fino a ieri. Zanolli buttava dentro le macchine. Stiamo costruendo un progetto per capire costi, criticità che riguarda Castello, Bottagisio, sala Ferrarini. Fermarsi a chi va dentro e fuori è visione parziale. Nessuno fa entrare gente gratis. Nulla vieta che fatti gli interventi necessari, l’amministrazione possa stabilire un giorno gratis. Fino al 2018 ho tempo per la rottamazione. Chi viene dopo di me farà quello che vuole con i soldi che ha a disposizione. Ci sono commistioni al Castello (concerti, eventi, matrimoni). L’accesso ha poco significato. Non abbiamo oggi l’elemento certo dei costi dei contenitori. Progetto è azioni devono stare in piedi. Questa mozione è molto piccola rispetto alla visione che ho io. Quando sarà fatto il progetto uno potrà criticare. E poi non discuto con chi mi vota contro il bilancio».
Paolo Martari (Centrosinistra) «Nelle parole del sindaco ci sta tutta la portata della mozione. Talmente semplice, quasi fanciullesca. La richiesta è banalissima e va a tutelare la possibilità di accedere a un monumento che è il simbolo di una comunità. Che il sindaco richiami una visione più alta e programmatoria stride con la carenza di progetti relativi al Castello e in generale al settore culturale. Votiamo contro il bilancio perché uno degli elementi di critica rispetto alla programmazione culturale di Villafranca è proprio la programmazione. Della torre si è parlato solo poche settimane fa grazie al giro dei consiglieri. Non c’era bisogno di tanto per sapere che sarebbe stata aperta la sala Ferrarini e invece in fretta e furia è stata assegnata la gestione provvisoria. Dov’è la progettualità? E’ questo che manca. Se no le dichiarazioni del sindaco sono solo di principio. Ad oggi è una fortezza inviolata. E’ poi basta dire che è colpa dell’amministrazione Zanolli. Ci vuole più equilibrio. Hanno sbagliato prima? Potevate correggerlo. L’avete fatto? No. Non vogliamo che i cittadini di Villafranca subiscano. Tutti abbiamo gli occhi per vedere. Visti i pochi euro portati casa dai biglietti, rendiamo fruibile il Castello senza nulla togliere a una programmazione da fare. Non c’è un cartello, un depliant esplicativo, una guida. Cosa offriamo perché uno debba pagare? L’ingresso a pagamento è ridicolo per vedere un prato».
Sindaco: «Invece di dire idiozie, sfido te a sapere quanto costa il teatro. Finché non l’avevano non si sapeva. Lo stesso il museo. Tu dici quello che vuoi ma per noi è essenziale la valutazione complessiva dei contenitori. Serve valutazione economica e strategica insieme. I costi sono costi. Sulla torre fino a sei mesi fa nessuno ci pensava. I contenitori avranno costo enorme di gestione e dobbiamo valutarli bene prima di decidere chi va dentro e fuori. Ci vuole il suo tempo».
Martari: «Andiamo tutti a dire il Rosario che è meglio così, siamo in ottime mani. Non puoi dire che ci permettiamo di contestare e diciamo sempre no. Se uno non la pensa come te è lesa maestà e quindi dice idiozie. Come nella viabilità. Al di là delle dichiarazioni di principio, non c’è nessun piano. C’era tutto il tempo per definire scelte che sono state fatte in grave ritardo».