Sarà inaugurata venerdì alle 18.30 a palazzo Bottagisio la mostra ‘‘Il giorno della grande battaglia e il Quadrato di Villafranca’’ che resterà aperta fino al 30 aprile nei giorni di mercoledì, sabato e domenica. Segue a pochi giorni di distanza l’inaugurazione della mostra del fucile Lorenz M.1854 all’Ossario di Custoza. L’esposizione, aperta fino al 1 Dicembre 2019, si sviluppa attorno ad un fucile austriaco, modello Lorenz, appartenente alla collezione dell’Ossario e per la prima volta visibile al pubblico. Il pezzo è riemerso durante la campagna di scavi del 1877, con cui vennero riesumati i resti dei soldati che avevano combattuto nelle due battaglie risorgimentali della 1° e 3° guerra d’indipendenza, che hanno interessato il territorio collinare nei dintorni di Custoza.
«C’è soddisfazione per questa collaborazione col Comune di Villafranca – spiega la consigliere di Sommacampagna Eleonora Principe -. La mostra debuttò nel 2016 a Villa Venier in occasione del 150° anniversario della battaglia di Custoza con reperti e pannelli espositivi. Poi è diventata itinerante in comuni e scuole acquisendo sempre materiale aggiuntivo».
Sarà così anche stavolta. Ci sarà una parte nuova dedicata a Villafranca e al Quadrato che rimarrà al Bottagisio.
«Nel giorno festivo si potrà anche visitare su prenotazione il Museo del Risorgimento con due turni alle 16 e alle 17 – dice l’assessore Claudia Barbera – . E’ una proposta integrata tra le due realtà che devono camminare insieme sul filone risorgimentale».
Con la partenza del progetto “Trait d’Union” finanziato dalla Fondazione Cariverona e realizzato in sinergia tra i Comuni di Sommacampagna e Villafranca di Verona, con la collaborazione della Cooperativa Sociale I Piosi di Sommacampagna, l’azienda formativa Penta Formazione di Sommacampagna e l’Associazione Culturale Créa Custoza, si stanno mettendo i primi tasselli concreti per creare il museo diffuso. Man mano si coinvolgono persone e storici locali, una semina lenta che darà i suoi frutti nella costruzione di un qualcosa sentito dal territorio. C’è anche un ricordo per Nazario Barone che tanto ha dato alla ricerca sul Risorgimento e che aveva avuto parte attiva nel progetto di partenza.
«Dopo l’esposizione a Castelnuovo “La lapide di Oliosi. Per i salvatori della bandiera” è maturata la convinzione di introdurre un altro episodio storico della battaglia del 24 giugno 1866, quello del Quadrato – sottolinea Roberto Solieri, ideatore e curatore dell’esposizione: con Carlo Saletti -. Ora abbiamo excursus su personaggi, luoghi e oggetti della battaglia, cronologia della giornata della battaglia e innestiamo i due episodi eroici. Si fa sempre più luce su tutti i fatti della giornata. Raccolto materiale da musei e fondazioni. Riaffiorano anche collezioni private di persone che si stanno avvicinando al nostro progetto e riportano in primo piano il Risorgimento».
Luigi Martari della Coop. I Piosi, che svolge già attività all’Ossario di Custoza per gestione ordinaria e promozione, guarda in prospettiva e considera la mostra una prima prova di altre collaborazioni future per lo sviluppo del territorio visto che l’obiettivo è un percorso integrato tra Ossario e Museo del Risorgimento «Prima abbiamo fatto il corso di formazione per didattica della storia e marketing del turismo storico che ha coinvolto 17 persone (70 candidature). Il secondo passaggio è stata la mostra sul fucile Lorenz all’Ossario. Ora questa a Villafranca».