E’ stato inaugurato a villa Venier l’Archivio Storico comunale di Sommacampagna. E’ stato allestito nell’ala nobile della Villa e custodisce documenti datati dal 1850 al 1948. In un primo momento, in via sperimentale, sarà aperto e accessibile una volta a settimana.
Lo scopo del progetto è, in primis, quello di conservare la memoria e le fonti documentarie del Paese, e metterle a disposizione dei cittadini e degli studiosi, attraverso l’inserimento nel Sistema Archivistico Nazionale.
Il Comune di Sommacampagna infatti individua nell’Archivio un servizio fondamentale per garantire la salvaguardia della memoria storica e il diritto di tutti i cittadini all’informazione e allo sviluppo della conoscenza.
«Rientra nel progetto più grande dell’utilizzo di villa Venier – dice il sindaco Graziella Manzato -. Struttura acquista al patrimonio pubblico nel 2000 dal fallimento della Sipa. Con le varie amministrazioni si è operato al restauro. Prima la villa, poi le barchesse che vedranno i lavori iniziare con la prossima amministrazione per realizzare la Biblioteca comunale. Polo di riferimento culturale del territorio. La sfida è stata trovare la proposta giusta di utilizzo. Piano superiore in concessione a società di formazione, primo piano ad uso pubblico e sede Consorzio del Custoza. I documenti erano dimenticati nella polvere e nel tempo mentre vanno recuperati. Si cercherà di valorizzare tutto il lavoro di studi che ha fatto Renato Adami. E’ stata ripristinata la testa del principe Amedeo alla Cavalchina».
Cuore pulsante del progetto è stata la consigliere delegata alla valorizzazione del patrimonio Eleonora Principe.
«L’archivio è una fonte importante per delle ricerche storiche e familiari, in quanto sono presenti carteggi con i familiari dei soldati che hanno combattuto le guerre del Novecento e importanti documenti riguardanti le migrazioni. Custodisce inoltre la storia della nostra economia, lo sviluppo dell’agricoltura e del settore industriale, oltre a documenti che riguardano i nostri monumenti. La valorizzazione di un territorio parte proprio dalla conoscenza e l’Archivio Storico Comunale si inserisce perfettamente nel progetto di Museo Diffuso che stiamo costruendo per noi e per le generazioni future. Sarà sala di studio e documentazione. Vuole aprirsi agli archivi storici dei comuni limitrofi e all’Archivio di Stato per ricostruire la storia di un territorio».
Si realizza un progetto che affonda le sue radici nel primo Novecento, quando già si faceva strada a Sommacampagna l’idea di raccogliere testimonianze e documenti della storia del paese. Nel 1937 infatti fu allestita una mostra documentaria curata dal giornalista e scrittore Guido Vicenzoni.
80 anni dopo, grazie agli operatori qualificati Valentina Marchetto e Salvatore Modicano, c’è stata una prima, lunga fase di inventario e di analisi del materiale in possesso dei documenti sepolti da decenni a palazzo Terzi e altre sedi, ed è stata individuata la documentazione di maggior interesse storico, circa 600 su un totale di 13mila faldoni, in particolare documenti del periodo risorgimentale e delle due guerre mondiali, oltre a scritti sul baco da seta. L’archivio storico è stato costituito su base cronologica e tematica.
Grazie al lavoro per l’allestimento dell’archivio il Comune di Sommacampagna ha scoperto di essere socio vitalizio del Touring Club Italiano (e anche della Croce Rossa) e, in virtù di questa associazione, ha firmato nelle scorse settimane una convenzione con lo stesso Touring Club per valorizzare l’Ossario di Custoza.