Che gioia dopo tante sofferenze! La cena di fine anno del Villafranca calcio è stata una sorta di liberazione dopo un’annata vissuta sempre in sofferenza, con una salvezza in serie D oramai compromessa e raggiunta invece con un colpo d’ala nello spareggio finale a Legnago. Così via libera a cori, sfottò, come ”Oje Vita, oje Vita mia” intonato parafrasando il cognome dell’attaccante del Legnago (ex blu amaranto) rimasto a bocca asciutta, le imitazioni di bomber Bertoli, la commozione dell’allenatore Giorgio Adami subentrato all’ultima giornata ad Alberto Facci a cui la squadra ha regalato un pallone con tutte le firme, le donne del gruppo che hanno sofferto anche loro l’annata difficile, il volto finalmente sorridente del presidente Mirko Cordioli, i complimenti dell’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Roberto dall’Oca, il vice Francesco Arduini e l’assessore allo sport Luca Zamperini.
«Ci ho sempre creduto anche quando tutto sembrava perso – ha commentato il diesse Mauro Cannoletta – perché è una squadra con grandi potenzialità che spesso purtroppo non sono poi state tradotte con vittorie sul campo che erano alla nostra portata. Lo spareggio ci ha ripagato con una soddisfazione enorme».
Cannoletta ha ringraziato il Comune per l’attenzione e premiato il difensore Davide Foroni con una targa per le cento presenze in maglia bluamaranto. «Un anno fa ero nel pieno dramma per il grave infortunio – ricorda il giocatore – ora sono qui a festeggiare con tutti voi una grande vittoria».
Il sindaco Dall’Oca con i colleghi amministratori ha sottolineato gli interventi di miglioria che verranno fatti agli impianti ricevendo un’ovazione a testimonianza di quanto bisogno ci sia di ammodernare un impianto un po’ datato. «Sono fiero di voi per come vi siete comportati a Legnago dando una bella immagine di Villafranca».
Il capitano Samuele Avanzi, che ha già superato le 300 presenze, spiega i motivi della salvezza: «E’ un gruppo fantastico, che ha saputo soffrire e superare i momenti peggiori dando il meglio nella gara decisiva. Non abbiamo mai mollato perché quando ci sono dei valori morali tutto è possibile. E ce l’abbiamo fatta. Grazie ragazzi è una gioia giocare con voi».