Bisogna volersi bene e quindi fare una vita sana vita e prevenzione per combattere il pericolo del tumore al seno. Non si stancano mai le donne di Andos a promuovere la campagna di sensibilizzazione insieme al Comune attraverso l’iniziativa Castello in rosa, che quest’anno, dopo l’esibizione del Chorus, Santa Messa, accensione del maniero, la poesia di Elvira Venturi e la distribuzione di materiale informativo durante il mercato d’antiquariato, avrà un’appendice il 30 ottobre in Sala Ferrarini con lo spettacolo teatrale ‘Rosa di sera attori in scena per la prevenzione’.
«Forniamo servizi di prenotazione delle mammografie, il medico legale in sede, corsi di trucco e parrucca per sentirsi meglio con contributo per l’acquisto, corsi di acqua gym e ginnastica gratuiti – ha spiegato Annamaria Nalini, presidente Andos Verona da 19 anni -. Ma è fondamentale soprattutto rapportarsi con una persona che ha vissuto sulla sua pelle la malattia. E in certi momenti c’è bisogno di supportare anche la famiglia».
Il punto di riferimento dell’Andos a Villafranca è al Centro Sociale di via Rinaldo dove le volontarie sono a disposizione al sabato pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30 (393 9193757) per informazioni e prenotazioni di esami. «Un punto di appoggio ma anche di ascolto» dice la responsabile Maria Rosa Vicentini.
L’assessore Nicola Terilli, accompagnato da sindaco, assessori e consiglieri), ha sottolineato l’opera delle donne Andos: «Hanno affrontato il problema, attraversato la fragilità e invece di chiudersi in se stesse ne sono uscite talmente forti da diventare attore positivo per le altre donne che devono affrontare la malattia. Un esempio forte verso la comunità».
Ma con l’entrata a regime dei servizi al Magalini, c’è un valido gruppo di lavoro per seguire le pazienti dalla diagnosi all’auspicabile guarigione. Hanno infatti portato la loro testimonianza Michelangelo Cevese, chirurgo senologo, Chiara Monese, chiururgo plastico, Roberto Cerini, direttore radiologia Villafranca, Bruno Zani, direttore chirurgia Villafranca, Milena Gabbani, radioterapista oncologa, e Denise Signorelli, direttore sanitario Ulss 9. La dottoressa Marta Zaninelli ha invitato le donne a fare di tutto per ridurre il rischio: «Con la prevenzione si abbatte del 50%. Abbiamo apparecchiature tecnologicamente avanzate e tecniche innovative. Cerchiamo di curare anche il benessere della paziente all’interno della struttura».
Nei prossimi mesi saranno organizzati anche percorsi di sensibilizzazione con studenti e studentesse degli Istituti superiori del territorio.