Tutti coalizzati per completare la Grezzanella ma dopo la firma di Conte l’ostacolo potrebbero diventare i tempi del finanziamento. E’ emerso questo nell’incontro in sala consiliare con l’assessore regionale De Berti ed i parlamentari veronesi convocato dal sindaco Roberto Dall’Oca per unire le forze al dii là degli schieramenti politici. «Così come è adesso rimane monca e senza senso perché non sgrava il centro abitato del traffico pesante. Siamo in dirittura d’arrivo e quindi chiediamo aiuto ai nostri parlamentari per arrivare alla firma del decreto. Tutti in campagna elettorale hanno sostenuto il completamento e quindi chiedo il massimo impegno a nome della città. Quando si disse che bisognava correre col progetto non era una cosa secondaria. Importante che il consiglio comunale a suo tempo abbia fatto subito tutto quanto gli competeva». Lavoro condiviso col Comune di Povegliano. «Auspichiamo il completamento – sottolinea il sindaco Lucio Buzzi – perché all’intersezione in via San Giovanni ci sarà la rotatoria per agganciare il traffico e portarlo all’esterno del paese. Povegliano e Villafranca respirano gli stessi problemi».
L’assessore Elisa De Berti riepiloga come si è arrivati allo stato attuale ricordando anche la mancata adesione in prima battuta al ritorno ad Anas delle strade regionali: «All’epoca avevo chiesto ad Anas di riprendersi solo le strade provinciali ma disse di no. A quel punto cercata una soluzione. Non sarebbero state riconsegnate anche come gestione che restava in capo a Veneto Strade con l’entrata di Anas. Serviva anche il permesso della provincia di Mantova che non voleva. 15 novembre conferenza unificata con l’istruttoria tecnica fatta solo il 14. A marzo interrogazione al ministro Toninelli rispose che mancava solo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. Ma ottenuto il parere del consiglio superiore dei lavori pubblici, il Ministero non trasmette il Dpcm. Commissioni si esprimono a metà luglio e decreto viene mandato a Conte. Ad oggi Anas non può aver messo gli investimenti ma ha concordato gli investimenti prioritari con la Regione da fare quando le strade saranno tornate allo Stato».
L’onorevole Diego Zardini sottolinea l’importanza di avere il progetto pronto e rivela un particolare importante: «Ora è stato fatto il passaggio, che ancora mancava, della partita dal Ministero dei trasporti (dove era ferma) alla presidenza del consiglio».
Il senatore Vincenzo D’Arienzo, che ha un punto di vista privilegiato a Roma, suona però un campanello d’allarme: «La Legge di bilancio del 2019 aveva tagliato 1,8 miliardi di euro e quindi entro aprile Anas ha riprogrammato 208 opere del programma 2016/2020 spostandole in avanti. Ammesso che la firma arrivi subito, se la Grezzanella rientra nel programma successivo potrebbe scontare le opere che non sono state fatte nel precedente. Quindi l’iter non potrebbe avere la velocità auspicata se quelle opere hanno lo stesso livello di progettazione. Quindi monitoriamo la cosa facendo tutto quanto è possibile».
L’assessore De Berti spera che non sia così: «Il CIPE che è l’organo che impegna i soldi dice che Anas non spende tutto quanto ha a disposizione. Mi risulta che Anas ha bisogno di progetti pronti per impegnare i soldi. E il nostro è pronto. Quindi coordinarci ancora di più per evitare che la pratica si perda in qualche cassetto».
L’onorevole Paolo Partenoster evidenzia quanto Verona abbia bisogno di infrastrutture. «Non bisogna perdere neanche un secondo viste le tempistiche per realizzare le opere. Almeno adesso è finita la stagione dei no e delle eterne discussioni costi benefici».