C’è anche un amministratore di Sommacampagna in lizza per le prossime elezioni regionali. E’ Giandomenico Allegri, attuale Vvicesindaco del Comune di Sommacampagna. A sostenere la sua candidatura, nella Sala Affreschi del municipio, diversi esponenti politici del Centrosinistra come il sindaco Fabrizio Bertolaso, l’ex sindaco Graziella Manzato, il sen. Vincenzo D’Arienzo, l’on. Alessia Rotta, Franco Bonfante (ex sindaco di Cerea ed ex vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto), il consigliere provinciale Paolo Martari e il segretario provinciale del PD Maurizio Facincani.
«Un Veneto forte in un’Europa forte» ha dichiarato Allegri, delineando così la sua linea programmatica.
Il vicesindaco Allegri si è inoltre impegnato a portare anche nella sua attività di consigliere regionale il metodo che l’ha contraddistinto in questi anni di amministratore locale basato sull’ascolto, sull’approfondimento e sull’impegno nella soluzione dei problemi.
«La Regione ha competenze specifiche dirette in materia di sanità, di agricoltura e di tutela dell’ambiente, oltre che di programmazione economica e di gestione dello sviluppo – ha sottolineato Allegri -. Occorre mettere gli elettori nella condizione di poter valutare e confrontare seriamente i progetti delle diverse coalizioni, uscendo dalla logica degli slogan propagandistici, che – come abbiamo visto in questi anni – non risolvono i reali problemi del territorio veronese e del veneto, regione operosa e generosa che nel tempo ha purtroppo subito un netto indebolimento. Verona, poi, è stata in questi anni una provincia “dimenticata” dalla politica regionale veneta.
La mia proposta di candidatura si inserisce nel progetto politico lanciato dalla Direzione Regionale del Partito Democratico, che ha individuato in Arturo Lorenzoni, vicesindaco di Padova, il candidato alla carica di Presidente della Regione a cui affidare la costruzione di una proposta politica popolare, concreta e alternativa alla gestione regionale targata Zaia, che nel territorio veronese sta dimostrando tutti i propri limiti».