Il futuro resta incerto per il campionato di serie A2 di basket femminile. Ma l’Alpobasket sta mettendo insieme le tessere del suo mosaico per poter ripartire, se ci sarà la possibilità, con una squadra all’altezza degli anni precedenti. A questo proposito l’Alpobasket ha confermato di essere una delle società più affidabili, serie ed economicamente a posto. «La Lega – spiega il presidente – aveva suggerito di liquidare le giocatrici col 70%. Su 30 società, 27 hanno dato il 70%, 3 hanno dato di più. Noi abbiamo dato l’80%, anche se eravamo a due terzi (66%). della stagione. E gli emolumenti sono stati liquidati subito (c’era tempo sino a settembre)».
Questa serietà potrebbe pesare al momento di definire l’organico della nuova stagione. A giorni potrebbero arrivare le prime conferme. «Abbiamo offerto a tutte la possibilità di restare – spiega Soave -, con un minimo taglio per cercare di sopravvivere. C’è stata una risposta generalmente positiva. In questi giorni stiamo scendendo nei dettagli. Certo da noi conta molto più la passione e l’attaccamento del solo ingaggio».
Vedremo come evolverà la situazione. Certo per qualcuna, come il Piccolo Genio Vespignani e Wonder Woman Dell’Olio, potrebbero suonare altre sirene dalla serie A1. Ma la loro sarà probabilmente una scelta di cuore e in caso di accordo costituiranno le prime fondamenta su cui costruire la nuova squadra. Sempre che si torni a giocare normalmente. «L’intenzione espressa dalla Lega è di ripartire a ottobre – sottolinea il presidente Renzo Soave -. Per gli allenamenti, naturalmente. Poi bisognerà vedere come si ristrutturerà il campionato. Ma è un azzardo dirlo adesso. Soprattutto quando in autunno si ipotizza un ritorno del Coronavirus. Poi si vuole che sia tutto definito, se dovesse succedere di nuovo, a tutela delle giocatrici».