Una lezione di storia e di cultura gradevole e interessante. Chi ha deciso di seguire sulle pagine istituzionali di Facebook del Comune e della Biblioteca di Villafranca la presentazione in diretta del libro «La corte di San Giovanni della Paglia a Villafranca» non ha perso sicuramente tempo. L’autore Luca Dossi, insegnante di italiano, storia e geografia alle medie di Vigasio e studioso medievalista, ha illustrato l’approfondita ricerca dedicata alla chiesetta e al complesso di San Giovanni della Paglia. Un’ottima diretta on line ben condotta dalla giornalista de L’Arena Maria Vittoria Adami. Si tratta del 20º studio della collana ”I quaderni villafranchesi” edita dal Comune che, nonostante l’emergenza Covid, ha fatto un importante investimento economico su questa approfondita ricerca dedicata alla chiesetta e al complesso di San Giovanni della Paglia sfatando molti luoghi comuni. «La chiesa non esiste nei documenti che abbiamo perché era alle dipendenze mantovane – spiega Dossi -. Nacque, infatti, come luogo dei cavalieri templari di Mantova, soppressi nel 1312 e afferenti alla chiesa di San Giovanni del tempio di Mantova. L’origine del nome negli anni ha suscitato molti dubbi. Si voleva attribuire “della paglia” al fatto che fosse usato come luogo di ospitalità con i giacigli. Ma lì non esistevano. Invece deriva da “de paleam”, cioè in una zona secca, di sterpaglie».
Dossi ha rivelato poi le sue origini legate proprio a questo luogo: «Sono nato in questa corte e ricordo che mi rimasero tante curiosità. Poi frequentando tanti archivi ho trovato informazioni preziose e da qui è partito uno studio storico fatto con metodo accademico per non perdersi davanti alla mole di materiale accumulato tra cui una pergamena del 1228, una pietra rinvenuta nel 2007, atti giudiziari dell’archivio Balladoro, cartografie e mappe antiche».
Il complesso è della famiglia Vantini (suo ramo materno) dal 1919 che la acquisirono da conti Cavazzocca Mazzanti che la possedevano sin dall’epoca Napoleonica e che l’avevano a loro volta acquisita dalla famiglia Conati. Rosanna Conati sposò uno dei conti Cavazzocca. Nel volume anche anche l’intervento di Luca Fabbri, funzionario della Soprintendenza dei beni artistici, ed è impreziosito dalle fotografie di Renato Begnoni e Davide Zamboni e da un’illustrazione di Marco Perini.
Indovinata, in tempi di Covid, la decisione dell’assessore Claudia Barbera di organizzare una presentazione on line utilizzando la tecnologia e i canali di comunicazione social. «La relazione di Luca Dossi penso abbia contribuito ad arricchire il bagaglio di conoscenze di chi ha seguito la diretta dando molte informazioni inedite su un monumento importante di Villafranca che pochi conoscono o hanno avuto la fortuna di visitare. Visto il grave momento di crisi sociale dovuto alla Pandemia, per dare maggior diffusione al ventesimo studio villafranchese l’Amministrazione Comunale ha portato avanti una sinergia tra le proposte culturali e la promozione dei prodotti tipici locali come la Sfogliatina. Le pasticcerie locali, che producono il dolce che ha reso celebre la nostra città nel mondo, potranno, partecipando all’iniziativa ‘’La cultura aiuta l’economia’’, vendere il loro prodotto tipico offrendo, come valore aggiunto, in omaggio la pubblicazione curata del prof. Luca Dossi. Da un lato si promuoverà la diffusione del testo e, dall’altro, le realtà che stanno vivendo un momento particolarmente difficile a causa dell’emergenza Covid-19 avranno un ritorno d’immagine e una potenziale maggiore possibilità di vendita».