Il Magalini sarà il punto vaccinazione per l’Ulss 9. Lo ha annunciato il direttore generale Pietro Girardi nel quotidiano punto stampa: «Si comincerà, simbolicamente, il 27 come in tutta Europa con circa 200 operatori sanitari vaccinati, 100 in azienda ospedaliera e 100 in Ulss con sede al Covid Hospital di Villafranca. In ordine alfabetico. Ci sarà un’anagrafe vaccinale che raccoglierà tutti i dati».
E’ stato anche annunciato che le prenotazioni degli esami inizieranno a gennaio 2021 per consentire le ultime verifiche e garantire un percorso sicuro, come per tutte le altre apparecchiature dell’Ospedale Magalini, senza contatti con pazienti affetti da Covid-19. L’investimento è di circa 1 milione e mezzo di euro.
All’ospedale Orlandi di Bussolengo intanto stanno proseguendo i lavori di rimessa in funzione dell’apparecchiatura RM con il ripristino della funzionalità della gabbia di Faraday e la riattivazione del campo magneti. Le procedure dovrebbero terminare con la ripresa dell’attività clinica entro la fine di gennaio 2021. Con quella di Bussolengo sarà più che raddoppiata la disponibilità diagnostica rispetto allo storico. «L’affiancamento alla Tac di questa apparecchiatura di ultima generazione sarà il necessario completamento di tutta l’attrezzatura per la diagnostica del dopo Covid – afferma Roberto Cerini, direttore di radiologia del Magalini -. Nell’ultimo decennio la Risonanza ha espanso la sua capacità di indagine, diventando una metodica indispensabile in una radiologia moderna».
Si tratta di un macchinario grande e pesante che ha richiesto anche lavori edilizi. E’ stato infatti abbattuto un muro per farlo entrare al Magalini.
«Ho seguito i lavori ed ora c’è grande soddisfazione perché era un impegno politico preso con Girardi, Lanzarin e Zaia con cui si è discusso parecchio essendo una richiesta a gran voce che arrivava dai primari di Villafranca che tengono molto all’ospedale – spiega il sindaco Roberto Dall’Oca – . Entusiasmo dettato da quello che sta succedendo visto che l’ospedale di Villafranca sta dando prova di maturità per risolvere l’emergenza ma l’occhio è già proiettato al futuro col ritorno dei reparti con cui era ripartito. Bisogna fare squadra per riportare il Magalini a tornare, dopo il Covid, ad essere una struttura di eccellenza. E tutti remiamo in tal senso. Non capisco pertanto le polemiche recenti che in un momento così difficile non servono».
Sul punto è intervenuto anche Girardi: «Lasciate fuori dalla sanità la battaglia politica. Se disattiviamo qualche cosa è perché dobbiamo concentrare l’attenzione su quello che serve in questo momento difficilissimo. Questo vale anche per i punti tamponi, sulla base delle richieste e delle necessità della gente. Siamo stati privati di tante libertà per il Natale ma saranno giorni decisivi per come iniziare l’anno nuovo».

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