Sono impressionanti i dati relativi all’attività della Protezione Civile del Veneto che in questi mesi di crisi ha dato un contributo fondamentale. Per qualità del servizio ma anche per il numero delle presenze, i volontari sono stati protagonisti assoluti del poderoso lavoro messo in campo dalla Protezione Civile del Veneto, che fino ad oggi si riassume in oltre diecimila volontari operativi in 171.000 giornate uomo solo per l’emergenza Coronavirus. E tra questi ci sono anche i volontari della squadra locale Zona Mincio. Volendo quantificare il lavoro gratuitamente svolto, si può parlare di ben oltre 30 milioni di euro.
«Sono cifre che non hanno bisogno di commenti o grosse parole – afferma l’assessore regionale alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin -. Siamo di fronte a numeri impressionanti, secondi in termini assoluti soltanto alle 250.000 giornate uomo della Lombardia, ma proporzionalmente nettamente superiori in riferimento alla popolazione, visto che il Veneto ha poco più della metà di abitanti. Un lavoro che si estrinseca in plurime azioni, dal montaggio delle tende per le attività di pre-triage all’esterno delle strutture ospedaliere all’allestimento di cinque ex ospedali per le emergenze, dall’informazione alle persone che si recavano presso le strutture sanitarie al supporto ai Centri Operativi Comunali (COC) e alle sale operative (regionale e provinciali) fino all’assistenza alla popolazione per la consegna dei generi di prima necessità e alla distribuzione delle mascherine alla cittadinanza. Un compito, quest’ultimo, che si è dimostrato vitale soprattutto nella prima fase della pandemia dove tali strumenti di protezione erano carenti, e molto altro ancora».
Ma il prezioso contributo messo in campo dai volontari non si ferma a questa emergenza.
«Nel solo 2020, sempre in coordinamento con la nostra struttura regionale di Marghera, ci hanno supportato in ben dodici stati di crisi dovuti ad eventi calamitosi collegati al maltempo, tra cui non si può non ricordare in particolare i due eventi di agosto, quelli che hanno colpito principalmente, ma non solo, Vicentino e Veronese e quello di dicembre, con danni soprattutto nel Bellunese – conclude l’assessore . Molto lavoro è stato fatto anche all’inizio di questo gennaio a causa dell’emergenza neve. Vorrei citare come modello questo esercito della solidarietà: per il grande aiuto datoci ma soprattutto per il loro grande cuore».
Ai volontari va anche il ringraziamento del sindaco Roberto Dall’Oca: «Hanno svolto e continuano a svolgere un lavoro prezioso per la comunità. Sono stati in prima fila da subito con lo scoppio della pandemia mettendo in campo azioni di supporto alla popolazione. Ma sono stati fondamentali anche per aiutarci durante le bombe d’acqua che hanno provocato allagamenti e situazioni di pericolo. Per questo il Comune, grazie alla convenzione, è sempre vicino a loro e lo dimostra il potenziamento dei mezzi con l’aggiunta di un nuovo Pick-up consegnato a luglio per svolgere al meglio le loro funzioni».