E’ stata inaugurata la seconda edizione di VillafrancArt. Un’esposizione a cielo aperto con protagoniste 22 opere di Volti Antoniucci, scultore italo francese di fama mondiale emigrato con la famiglia a 5 anni e non è più tornato. A rappresentarlo i due figli che hanno mostrato anche una certa emozione nel vedere le opere del padre dar vita a una passeggiata culturale nel centro storico di Villafranca che così sarà un museo a cielo aperto fino al 30 Giugno. «Le opere in passato sono state in centri importanti nel mondo come Shangai – hanno commentato Pierre e Nicolas (che nel pomeriggio hanno visitato palazzo Bottagisio col Museo del Risorgimento) – ma un’esposizione così suggestiva come a Villafranca non l’avevamo mai vista».
Numerose le autorità intervenute, come i consiglieri regionali Filippo Rigo e Stefano Valdegamberi o il presidente della Provincia Manuel Scalzotto, oltre a tanti amministratori locali. Il sindaco Roberto Dall’Oca ha ricordato che Villafranca durante la pandemia ha dato molto a tutto il territorio prima con il suo ospedale Magalini ed i suoi medici, ora con il centro vaccini in Aeronautica e con le forze di polizia e protezione civile sempre sul campo. «Oggi con questo evento vogliamo dare una svolta, vogliamo dare un segnale positivo di apertura a tutti i cittadini di Villafranca e verso il mondo. Vorremmo tanto liberarci dalla schiavitù dei colori. Lo facciamo tramite l’arte, la cultura che insieme allo spettacolo sono stati fortemente penalizzati in questo periodo».
Probabilmente mai in passato Villafranca aveva ospitato una mostra di tale livello. «La pandemia ha azzerato tutto – dice l’assessore Claudia Barbera -. Ora puntiamo a far ripartire Villafranca con un’esposizione che sarà un motivo di grande richiamo nelle prossime settimane quando tutti ci auguriamo una ritrovata mobilità tra i territori. Villafranca mostra la sua veste di città culturale, proiettandosi al di fuori dei confini nazionali, dando la possibilità ai visitatori di passeggiare in sicurezza tra opere importanti, ma anche di conoscere i nostri monumenti, la nostra storia e anche le nostre attività commerciali».
Artefice dell’operazione Andrea Pisani, della Fonderia Artistica Pisani, che insieme Roberto Fontana (oggi anche nelle vesti di traduttore) ha fatto da tramite con gli eredi dell’artista. «Dopo tanto lavoro è bello vedere qui a Villafranca i due figli con le opere del padre che per la prima volta tornano in Italia e penso sarà anche l’ultima. E col privilegio di poterne ammirare addirittura una decina di inedite mai esposte».
Proprio il ritorno in Italia delle sue opere ha costituito una sorta di ponte tra la città castellana e Villafranche Sur Mer, già facente parte dell’Associazione delle Villafranca d’Europa e luogo che ospita l’importante museo dedicato alle sculture di Antoniucci. Un ritrovato rapporto che potrà diventare in futuro un importante motivo di interscambio.

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