Una buona notizia per la frutticultura veronese flagellata in questo 2021 dalle gelate tardive primaverili.
Il programma di contenimento del flagello per la frutticultura rappresentato da Halyomorpha halis (cimice asiatica) partito lo scorso anno, può proseguire grazie all’autorizzazione del Ministero della transizione ecologica che ha autorizzato il rilascio anche per il 2021.
Sono partiti così i rilasci di Trissolcus japonicus (vespa samurai) antagonista naturale della cimice, deponendo le proprie uova all’interno di quella della cimice ne impedisce la schiusa da lì l’opera di contenimento della crescita esponenziale del terribile insetto, micidiale distruttore della gran parte della frutta coltivata nei nostri areali.
Sono 101 i punti individuati per il rilascio della piccola vespa in Veneto, di questi ben 60 si trovano nella provincia di Verona, di gran lunga la più frutticola del Veneto.
Sono sei le regioni che insieme con il Veneto hanno chiesto ed ottenuto l’autorizzazione al rilascio della vespa samurai, praticamente tutto il nord Italia, questo per cercare di creare un areale il più possibile ampio in cui permettere all’insetto antagonista di prosperare e svolgere il proprio ruolo di contenimento della cimice.
«Per avere risultati concreti si dovranno attendere alcuni anni -commenta il consigliere delegato all’agricoltura Adriano Cordioli – l’inizio però è incoraggiante. Nella parte finale del 2020, infatti, sono state parecchie le ovature rinvenute parassitizzate dalla cimice e che non hanno visto la schiusa delle uova di Haymorpha halis».
Il progetto di ricerca, che prevede anche la moltiplicazione del parassitoide (Trissolcus japonicus) in laboratorio, è stata finanziata dalla Regione del Veneto in convenzione con il Dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova.