Il saluto ai lettori dello storico direttore Giancarlo Tavan che dopo 27 anni di attività e di informazione locale ha deciso di lasciare spazio a forze nuove.
NESSUNO E’ INSOSTITUIBILE. «Quando un lavoro lo senti dentro, quando un giornale lo consideri come una tua creatura da accudire e far crescere, sembra impossibile che si possa arrivare ai titoli di coda. Ancora più difficile se in tutti questi anni ci sono sempre stati grandi attestazioni di stima da parte della gente. Ma gli anni passano per tutti. Al mondo non ci sono super uomini insostituibili. Chi la pensa così commette un grave errore di presunzione».
AVVENTURA IRRIPETIBILE – «E’ dunque arrivato il momento di ‘‘pensionarsi’’ e lasciare spazio ai giovani. Porterò sempre nel cuore tanti piccoli e grandi momenti che hanno caratterizzato questa straordinaria, irripetibile e probabilmente anche folle avventura. Sì un po’ folle, come tante volte mi hanno bonariamente chiamato molti colleghi che facevano fatica a capire come una sola persona potesse di fatto tenere in piedi il giornale con la diffusione più ampia del Veronese e leader indiscusso del Villafranchese».
GIOIE E DOLORI – «Ogni mese è un miracolo che si rinnova – rispondevo scherzando, ma fino a un certo punto -. Difficile organizzare il lavoro, scrivere il giornale, occuparsi della pubblicità, coordinarsi con tipografia e distribuzione. Senza orari, senza sabato e domenica. Sacrificando molto la famiglia che per fortuna mi è sempre stata di sostegno. Ma l’ho sempre fatto volentieri, anche quando ci sono stati dei momenti veramente difficili. Come il dover raccontare il ricordo di tanti personaggi che ci hanno lasciato. Di tanti amici. Uno per tutti Agostino Cordioli, vicino incondizionatamente e attivamente per anni».
EVENTI E BATTAGLIE – «Target ha raccontato la vita e le situazioni di Villafranca e bacino del Sud Ovest dal 1995 ad oggi. Tante soddisfazioni come i premi ricevuti, le lezioni agli studenti, le feste, i concorsi, le persone che mi hanno cercato per un appoggio quando dalle istituzioni non arrivavano risposte. Ma anche fatti tragici. Come dimenticare il disastro dell’Antonov o il rogo del Magalini. O anche solo tante battaglie che sono sembrate contro i mulini a vento, come nel caso della Grezzanella. Se richiesto, darò il mio piccolo contributo di esperienza a chi vorrà far proseguire la splendida avventura di Target».
GRAZIE A TUTTI E BUON ANNO!