L’ospedale Mater Salutis di Legnago è tra le 94 strutture sanitarie premiate oggi da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nel quadro della prima edizione del Bollino Azzurro (2022-2023), volta a individuare i centri che garantiscono un approccio multi-professionale e interdisciplinare dei percorsi diagnostici e terapeutici per le persone con tumore alla prostata. L’iniziativa è patrocinata da AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia Clinica), CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica), ROPI (Rete Oncologica Pazienti Italia) e SIUrO (Società Italiana di Uro-Oncologia), con il contributo incondizionato di Bayer. Si tratta del primo riconoscimento, tra quelli promossi da Fondazione Onda, che ha come oggetto la salute dell’uomo.

Il tumore alla prostata è, infatti, una tra le malattie più diffuse negli uomini: in Italia sono circa 564mila le persone con una pregressa diagnosi di tumore della prostata, pari al 19% dei casi di tumore nei maschi e ogni anno si contano circa 36.000 nuove diagnosi.

Tra gli scopi del Bollino Azzurro vi è quello di segnalare le strutture che favoriscono un approccio multidisciplinare nel trattamento di questa malattia attraverso trattamenti personalizzati e innovativi e tramite la collaborazione tra diversi specialisti, quali urologo, radioterapista, oncologo medico, patologo, radiologo, medico nucleare, psicologo. Gli obiettivi: migliorare l’accessibilità ai servizi erogati dai centri, potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica, migliorare la qualità della vita delle persone con tumore alla prostata e promuovere un’informazione consapevole tra la popolazione maschile sui centri in grado di garantire una migliore presa in carico del paziente.

Il gruppo multidisciplinare di Legnago, costituito nel 2016, è composto da anatomopatologi, urologi, oncologi, radiologi, radioterapisti e medici di laboratorio. Negli ultimi 4 anni l’UOC di Urologia di Legnago ha eseguito circa 200 agobiopsie prostatiche all’anno nel sospetto diagnostico di una neoplasia della prostata. È stato inoltre istituito un ambulatorio dedicato ai pazienti affetti o con sospetto clinico di una neoplasia prostatica, al quale si rivolgono circa 150 pazienti all’anno. Nello stesso lasso di tempo, i pazienti con prima diagnosi di neoplasia prostatica osservati, considerando il reparto di Urologia, l’Oncologia medica e la Radioterapia sono circa 200 all’anno. Sono state eseguite circa 200 prostatectomie radicali con linfoadenectomia pelvica nel 95% dei casi per via videolaparoscopica, utilizzando la tecnologia 3D. I pazienti sottoposti a trattamento radioterapico o medico sono stati rispettivamente circa 50 e 80 l’anno. È attivo inoltre un percorso riabilitativo sia per il recupero della continenza urinaria che della eventuale disfunzione erettile dedicato ai pazienti operati.

Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da una commissione multidisciplinare di esperti istituita da Fondazione Onda. Tra i requisiti essenziali figurano il numero medio di nuovi casi di tumore alla prostata trattati dalla struttura che deve essere superiore a 100, l’offerta di un approccio multidisciplinare per la gestione della malattia, il core team composto da urologo, oncologo medico e oncologo radioterapista, a cui devono aggiungersi anatomopatologo e specialista in diagnostica per immagini. Infine, risulta fondamentale la partecipazione a sessioni e programmi di aggiornamento in tema di tumore alla prostata.

Gli ospedali Fracastoro di San Bonifacio e Magalini di Villafranca, pur non avendo tutti i requisiti per l’ottenimento del Bollino Azzurro, sono tra le 33 strutture insignite di una menzione speciale in prospettiva di un completamento del percorso multidisciplinare nel trattamento del tumore alla prostata.

A Villafranca si effettuano circa 180 biopsie prostatiche trans-rettali all’anno, la quasi totalità con tecnica “cognitive” o “fusion” per ottimizzare il tasso di rilevamento riducendo al contempo gli effetti avversi della procedura con una migliore qualità di vita per il paziente. Le nuove diagnosi di neoplasia prostatica vengono discusse dal gruppo multidisciplinare a cui partecipano urologo, oncologo, radioterapista e radiologo, per proporre un trattamento e un follow-up personalizzato. Ogni anno vengono eseguiti circa 60-70 interventi di prostatectomia radicale, con tecnica videolaparoscpica 3D e tecnica nerve-sparing per preservazione della funzione erettile. Durante la degenza i pazienti sottoposti a prostatectomia radicale vengono valutati dagli specialisti della fisioterapia per impostare un percorso personalizzato di riabilitazione del pavimento pelvico per la prevenzione e il trattamento della incontinenza urinaria e della disfunzione erettile. Sono inoltre presenti un ambulatorio di prevenzione dedicato, con individuazione dei pazienti a rischio di neoplasia prostatica a insorgenza precoce, un ambulatorio FKT e un andrologico dedicati ai pazienti sottoposti a prostatectomia radicale.

A San Bonifacio vengono eseguite ogni anno circa 500 visite ambulatoriali per follow up del tumore prostatico e vengono effettuati circa dieci interventi di prostatectomia radicale open, che interessano generalmente persone over 70. Nella maggior parte dei casi i pazienti affetti da tumore prostatico sono sottoposti a chirurgia o radioterapia e un 15-20% viene candidato a sorveglianza attiva.