Luca Zaia – che per l’emergenza ha saltato la presentazione all’Expo di Dubai delle Olimpiadi invernali 2026 – ha dedicato alla guerra in Ucraina gran parte della sua conferenza stampa odierna. Prima notizia: il Veneto non resterà alla finestra, ha già avvisato la Farnesina e la Protezione Civile garantendo aiuti sanitari a tutti i cittadini ucraini che ne faranno richiesta. Già nei scorsi scorsi erano stati autorizzati dei trapianti d’organi, adesso tutta la macchina sanitaria regionale è a disposizione di malati, pazienti oncologici e, nel caso, feriti. Seconda notizia: 545 posti letti sono stati messi a disposizione in regione negli ospedali di Isola della Scala, Zevio, Noale, Valdobbiadene e Monselice . Inizialmente sono posto letto, per una prima accoglienza in via emergenziale. «Anche se – sottolinea il governatore – in larga parte si tratta di ricongiungimenti famigliari, cittadini ucraini che cercano rifugio nella vasta comunità ucraina del Veneto. Di conseguenza, per quanto riguarda il Covid mi auguro che Roma si sbrighi ad autorizzare il vaccino Sputnik, dato che chi arriva avrà quella vaccinazione, in modo da poter regolarizzare la loro posizione sanitaria ».

Terza notizia: la Regione metterà a disposizione un conto corrente per le donazioni dei privati e Zaia ha già ricevuto più di un interessamento da parte di imprenditori che offrono vitto, alloggio e, se serve, anche lavoro.

C’è un dato più politico di Luca Zaia: «Non possiamo tollerare una guerra in Europa, c’è gente che pensa ancora che questa sia una soluzione. Non possiamo restare inerti o indifferenti: va bene qualsiasi gesto, una bandiera alla finestra, qualsiasi cosa, per dire che il Veneto sta dalla parte della popolazione aggredita»