(aggiornato ore 14.07) “Un esempio intelligente e moderno di come si possa agire nell’interesse dei cittadini senza dover necessariamente attingere dalle casse pubbliche. 350 milioni di investimenti in 4 anni per ammodernare e rendere più efficiente la rete idrica del Veneto sono un’operazione di grande portata, per la quale mi complimento con i protagonisti”.

Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando di Viveracqua Hydrobond 2022, l’emissione a lungo periodo del valore di 148,5 milioni da parte di sei gestori consorziati in Viveracqua alla quale hanno aderito Banca Europea per gli Investimenti (BEI), Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Kommunalkredit Austria dopo i risultati positivi registrati da Viveracqua Hydrobond 2020. Roberto Mantovanelli, presidente di Acque Veronesi dichiara: “Il valore strategico dei nostri progetti per il rinnovamento delle strutture idriche e del nostro territorio è stato riconosciuto da importanti investitori istituzionali che hanno ravvisato nel nostro consorzio una solidità e una virtuosità meritevoli di fiducia. Per Acque Veronesi, azienda a capitale interamente pubblico che non distribuisce i suoi utili tra i soci, si tratta di un vero passo avanti verso la messa a terra dei progetti inseriti non solo nel piano delle opere 2020-2023, ma anche nel programma delle opere strategiche 2024-2027, verso il conseguimento degli ambiziosi traguardi sull’uso sostenibile dell’acqua.

“Acque del Chiampo, Acque Veronesi, BIM Gestione Servizi Pubblici, ETRA, Livenza Tagliamento Acque e Piave Servizi – nota Zaia – servono più di 290 Comuni e oltre 2,3 milioni di cittadini veneti, poco meno della metà dei nostri abitanti totali, con una rete acquedottistica superiore ai 22.000 chilometri. Significa che una marea di gente avrà, in tempi brevi, servizi qualitativi, ammodernati, ancora più sicuri, anche per il miglioramento di reti fognarie e impianti di depurazione”. Nello specifico sono previsti interventi di miglioramento di acquedotti, reti fognarie e impianti di depurazione.

“Un’innovazione per finanziare i piani d’investimento delle sei società protagoniste – conclude Zaia – decisamente interessante”