Mille ponti da controllare in tutto il territorio veronese: firmato oggi il protocollo d’intesa tra la Provincia di Verona e i dipartimenti di Ingegneria delle Università di Padova e Brescia per la classificazione, valutazione, controllo e monitoraggio dei ponti e dei viadotti di competenza provinciale. In tutto, il censimento riguarderà circa mille infrastrutture poste sull’intera viabilità provinciale (1.400 chilometri di strade). Inoltre, sui circa 400 ponti lunghi più di sei metri verranno svolte specifiche indagini e ispezioni, grazie alle competenze sviluppate dai due atenei negli ambiti del deterioramento indotto da agenti ambientali, della risposta sismica dei manufatti e delle tecniche innovative di rinforzo.

L’accordo, dal valore di 762 mila euro, prevede anche la realizzazione di un software dedicato alla gestione informatizzata dei ponti provinciali (B.M.S – Bridge Management System), che conterrà, oltre al censimento e agli esiti delle ispezioni visive, informazioni, stato dei progetti, aspetti economici e tecnici. Il software consentirà, inoltre, di calendarizzare le ispezioni periodiche e di ottenere una priorità di intervento sulla base delle reali condizioni di manutenzione. Incluso, infine, nel contratto uno specifico percorso formativo per gli uffici provinciali che riguarderà l’aggiornamento sulle nuove linee guida fino alle tecniche più recenti di analisi e intervento sulle infrastrutture. Ad effettuare indagini e ispezioni sul campo saranno equipe miste di personale provinciale e delle due Università coinvolte. L’inizio delle attività è programmato in primavera, per poi concludersi tra il 2023 e il 2024.  “Il tema dei ponti è centrale per la sicurezza del territorio – ha ricordato il Presidente Manuel Scalzotto -. Questo accordo ci permetterà di ottenere una scheda dettagliata e aggiornata di ciascun manufatto, attraverso gli strumenti di indagine più moderni, per pianificare ulteriori interventi rispetto a quelli già avviati con i ‘piani ponti’ degli ultimi anni. Inoltre questa partnership ci consentirà di aggiornare le competenze dei nostri uffici attraverso il lavoro sul campo e una formazione ad hoc accanto ai dipartimenti universitari che si occupano quotidianamente di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative in questo settore”.

L’accordo prevede la realizzazione di un indice di priorità basato sulla classe di attenzione – ha spiegato il professor Fausto Minelli -. I primi ponti oggetto di analisi saranno quelli con traffico giornaliero medio maggiore e con un numero più elevato di mezzi pesanti in transito. Sarà importante, nell’assegnare le priorità, tenere conto anche dell’aspetto economico, ad esempio dando attenzione a quei percorsi che se interrotti, anche per chiusure temporanee, provocherebbero rilevanti problemi di natura economica”.

La Provincia di Verona, in attesa del nuovo censimento, sta già intervenendo su diversi ponti lungo le strade scaligere. Tra le opere più significative: la manutenzione straordinaria del ponte “delle Gambe Longhe” sulla Sp 15 a Roverè, per 1,3 milioni di euro, del “Delaini” sull’Adige tra Belfiore e Ronco, per 2,7 milioni di euro, di quello sul Vajo Cavallo sulla Sp 6 a Grezzana per 1,4 milioni di euro. Per i primi due sono quasi terminate le indagini geologiche e tecniche propedeutiche alla progettazione degli interventi, mentre per il terzo sono previste nuove indagini di approfondimento.

Sono intervenuti: il Presidente della Provincia, Manuel Scalzotto; il Prorettore con delega all’Edilizia dell’Università degli Studi di Padova, Carlo Pellegrino; Fausto Minelli, professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni e referente scientifico dell’accordo per l’Università degli Studi di Brescia e il dirigente del Settore Viabilità della Provincia, Carlo Poli.