(m.z.) Al bocciodromo di Dossobuono si è svolto il torneo di bocce “Bocciabile” che ha visto coinvolti ragazzi con disabilità dell’associazione “Le Grande Sfida Onlus” facenti parte delle squadre “Bocce Cabianca”, “Bocce Dossobuono” e “Bocce Cerea”.

Il coordinatore dell’Asd “La Grande Sfida Onlus”, Nicola Meneghetti, racconta i fini dell’associazione e del torneo di bocce: “La Grande Sfida Onlus è un’associazione che si occupa di sport, arte e cultura nel tempo libero dei ragazzi con disabilità. Nel periodo pre covid avevamo una quarantina di attività mentre adesso siamo a trentasette e abitualmente siamo in tutta la provincia. Facciamo varie tipologie di sport come, ad esempio, delle attività Polisportive e ludico motorie adattate il sabato mentre durante la settimana i ragazzi scelgono uno sport specifico come bocce, calcio, danza, nuoto e basket. Adesso stiamo riprendendo un po’ tutti i tornei e oggi, dopo due anni, facciamo il torneo di bocce”. La scelta di praticare le bocce con i disabili ha un suo fondamento specifico che Meneghetti precisa: “Bocce è uno sport molto inclusivo perché permette di giocare anche alle persone che atleticamente hanno delle difficoltà maggiori. Si può giocare in piedi, seduti o in carrozzina. Ad un ragazzo una scuola di Verona ha progettato uno scivolo con il quale lui mette la boccia su questo scivolo, con le due dita spinge la boccia e, con un piccolo aiuto, si riesce a farlo giocare. Il prossimo progetto che faremo con l’istituto Giorgi di Bovolone è quello di progettare uno scivolo elettro-meccanico che possa essere guidato dal ragazzo con il joystick in modo tale che si possa abbassare, alzare e che quindi riesca ad indirizzare la palla come desidera e che gli permetta di dosare anche la forza del lancio”.

Al pomeriggio di sport inclusivo hanno presenziato l’assessore alle politiche sociali e familiari di Villafranca Nicola Terilli, l’assessore allo sport Luca Zamperini e il presidente del comitato dei sindaci, il sindaco di Sona Gianluigi Mazzi. L’assessore Terilli a proposito di questa giornata ha precisato: “Per noi si tratta di una rinascita, di una ripartenza. La Grande Sfida è un luogo di pensiero che si batte da anni per il tema dell’inclusione attraverso lo sport e l’arte per i ragazzi con abilità diverse. Hanno sempre collaborato con i territori e anche con il Comune di Villafranca mettendo in campo iniziative che chiamavano in causa la nostra impiantistica sportiva. Questo è un esempio con le gare di bocce e durante l’anno svolgono attività nelle palestre e in piscina. Con la Grande Sfida, come amministrazione comunale, facciamo anche un’iniziativa intitolata “Anch’io sono capace” ovvero una giornata in cui gli esercenti commerciali utilizzano come commessi, sia all’interno dei loro negozi sia durante il mercato, ragazzi che hanno voglia di mettersi in gioco con abilità diverse. Sono giornate molto belle che arricchiscono non solo il ragazzo ma anche il commerciante stesso che ci chiede di ripetere le iniziative negli anni successivi. Un esempio di collaborazione tra terzo settore e enti locali che da oltre vent’anni è produttiva perché lavora non soltanto sul tempo libero dei ragazzi diversamente abili ma anche sulla loro inclusione con il linguaggio universale dello sport, dell’arte chiamando in causa qualsiasi soggetto attivo della nostra società”.

Sulla stessa linea d’onda anche l’assessore allo sport Zamperini: “Stiamo lavorando tanto sullo sport inclusivo e ci abbiamo lavorato in passato e abbiamo intenzione di riprendere, dopo due anni difficili, quello che avevamo iniziato. Queste sono giornate belle perché permettono a questi ragazzi di vivere una giornata speciale e al tempo stesso c’è un arricchimento da parte di tutti. Siamo in una struttura come il bocciodromo di Dossobuono che ha rilevanza regionale, un vanto per noi perché ospita anche tornei nazionali. Abbiamo unito tutto questo, riprendendo in mano le bocce dopo che negli ultimi anni questo sport ha perso qualche appassionato dando lustro al movimento che c’è a Dossobuono, gestito ottimamente dall’associazione e poi loro, questi ragazzi, che si sentono protagonisti per una giornata particolarmente”. Conclude: “Giornate come queste fanno bene a tutti”.

Il torneo si è concluso con le premiazioni delle varie coppie vincenti. Una giornata speciale che, forse senza volerlo, è stata svolta in concomitanza con i giochi nazionali estivi di Special Olympics per persone con disabilità intellettiva. L’evento con 3000 partecipanti si è concluso proprio ieri a Torino.