Per il vigneto veronese l’annata 2022 sarà ricordata – almeno fino a questo momento – per le scarse precipitazioni, che in alcune aree stanno creando non poche preoccupazioni tra i produttori. Un’annata che richiederà grande attenzione da parte dei tecnici di campagna, che comunque in passato hanno già dimostrato di saper affrontare con alta professionalità situazioni ben più difficili. Fondamentale per una buona vendemmia sarà ovviamente l’andamento climatico da qui in avanti.

“La situazione dei vigneti  – sottolinea l’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner – è seguita con attenzione per l’importanza che il settore riveste nell’economia veneta. Le strutture tecniche regionali stanno monitorando lo stato dei vigneti e collaborano con le cantine e i consorzi di tutela fornendo le indicazioni più opportune per accompagnare lo sviluppo della coltura e contrastare le criticità. Confidiamo in un decorso meteorologico normale nelle prossime settimane e auspichiamo la scrupolosa osservanza dei consigli e delle prescrizioni che vengono fornite dagli esperti nei bollettini fitosanitari per conseguire positivi risultati in termini produttivi e qualitativi per i vini veneti. Le Istituzioni faranno la loro parte ma deve essere la responsabilità del sistema e di ogni singolo viticoltore compiere ogni azione per preservare il patrimonio produttivo regionale”.

Bardolino – Custoza

Nell’area di Bardolino e Custoza, l’annata 2022 si sta caratterizzando, fino a questo momento, per un andamento climatico molto asciutto, come del resto in tutto il Veneto. La primavera sarà ricordata tra le più siccitose degli ultimi anni. Ciò ha comportato un ritardo del germogliamento, comunque ottimo, uniforme e costante, di 5/6 giorni rispetto alla scorsa annata, recuperato successivamente grazie alla calda prima decade di maggio. Oggi la fase fenologica registra addirittura 3/4 giorni di anticipo. Le piogge, come accennato, sono state molto scarse, registrando punte di soli 12/13 mm negli eventi piovosi più importanti. Di conseguenza, la pressione delle malattie fungine, a cominciare dalla peronospora, non si è fatta sentire. Più importante invece risulta essere la presenza di oidio nelle varietà più sensibili, come la Cortese, ben contenuta però dai trattamenti antiparassitari. La grave carenza idrica, fin dal mese di aprile, ha costretto i viticoltori ad intervenire con l’irrigazione artificiale, soprattutto nei vigneti caratterizzati da terreni ghiaiosi.

Valpolicella

Anche in questo pregiato areale vitivinicolo veronese si segnala un germogliamento regolare iniziato nella prima decade di aprile, in ritardo di qualche giorno rispetto alla media storica. La fioritura è stata rapida, conclusasi in una settimana nell’ultima decade di maggio. Ad oggi, la fenologia media si presenta buona con acini della dimensione dei grani di pepe. La fertilità delle tre varietà principali (Corvina, Corvinone, Rondinella) risulta invece leggermente inferiore rispetto alle medie storiche varietali, ma in linea con l’annata 2021. Per quanto riguarda le patologie, la peronospora si è manifestata con qualche infezione dopo le piogge dell’ultima decade di maggio, ma grazie ai modelli previsionali è stata  gestita adeguatamente dai viticoltori. L’oidio invece, in particolare in collina, sta dando filo da torcere a tecnici e operatori, visto che nella fase fenologica di quarta/quinta foglia si è manifestato in più parti. Fortunatamente i viticoltori hanno saputo agire di anticipo arginando il temile fungo. Per quanto riguarda gli insetti, la tignoletta della vite ha avuto un volo abbastanza disturbato dovuto all’andamento meteo-climatico e alla fioritura molto veloce. Infine, si segnala la presenza a macchia di leopardo della prima generazione di adulti di erasmoneura vulnerata.

Il punto sullo stato fitosanitario e vegetativo del vigneto veneto alla vigilia dell’estate, nonché la valutazione delle primissime stime di produzione e le indicazioni della Regione del Veneto per far fronte alla diffusione della flavescenza dorata sono in programma il prossimo 17 giugno (ore 10:00) in occasione del primo incontro dell’ormai storico Trittico Vitivinicolo promosso da Veneto Agricoltura, con Regione, ARPAV e UVIVE. L’appuntamento si svolgerà on-line sulla piattaforma Zoom (iscrizioni qui: https://1trittico2022.eventbrite.it/).

Il focus sarà innanzitutto l’occasione per analizzare l’andamento meteo del primo semestre 2022 in rapporto alla coltura della vite (Francesco Rech di ARPAV) e verificare lo stato di salute del vigneto nelle diverse aree di produzione della nostra regione (Diego Tomasi in rappresentanza del sistema dei Consorzi di Tutela del Veneto). Come accennato, la Regione presenterà ai viticoltori i propri servizi in tema di lotta alla flavescenza dorata. Vediamo, in sintesi, come si presenta “in diretta” la situazione nei principali areali vitivinicoli regionali, ricordando che l’analisi dettagliata sarà effettuata nell’incontro on-line di venerdì 17 giugno.