Cambio della guardia al Rotary Club Villafranca di Verona. Nella splendida cornice di Villa Vento, a Custoza, Franco Fantoni ha passato il collare di presidente all’architetto Carlo Benati a conclusione di un anno ricchissimo di iniziative. Presenti tutti i Sindaci dei Comuni del territorio, e il Comandante del Terzo Stormo di Villafranca dell’Aeronautica Militare, la serata ha permesso di presentare il bilancio dell’attività trascorse. Il Rotary villafranchese ha negli ultimi dodici mesi partecipato e sostenuto il primo “Festival del giornalismo” di Verona ed ha incontrato diversi esponenti di primo piano della società veronese ed italiana: dal procuratore capo che scoperchiò gli affari di Tangentopoli, Guido Papalia; a William Amighetti, fondatore dell’associazione “Give Me a Hand” che si occupa di realizzare protesi per bambini vittime delle mine nel Sudest asiatico e in Afghanistan; a Mauro Mazza, già direttore di RaiUno e RaiDue; a Giovanni Donadelli, da oltre trent’anni impegnato in missione umanitaria in Tanzania; a Corrado Passera, il manager del salvataggio di Poste Italiane ed ora CEO di Banca Illimity; a don Bruno Fasani, Prefetto della Capitolare di Verona, la più antica biblioteca oggi al mondo custode di gioielli della cultura; alla paratleta Martina Caironi; a Paola Cesari, presidente del Comitato per l’inserimento nel lavoro di minori e giovani in difficoltà; a Michele Groppi (spillato nella serata come nuovo rotariano), docente al King’s College di Londra.

Il Rotary villafranchese ha svolto anche visite all’elisoccorso ed al centro manutenzioni elicotteri Airbus di Trento, al Rotary di Capri ed all’Happycamp Lorenzo Naldini di Albarella, Rovigo.

Il neopresidente Carlo Benati ha illustrato le sue priorità per il mandato di quest’anno: «Vogliamo impegnarci su tre direttrici principali: avvicinare i giovani al mondo del Rotary, ai suoi valori così come li ha tracciati il nostro fondatore Paul Harris; vogliamo sviluppare l’attività verso il mondo della scuola e del sociale così come abbiamo fatto durante il periodo della pandemia. Questa attenzione deve continuare anche nei prossimi mesi dato che l’emergenza non è finita e ci troviamo ad affrontare nuovi imprevisti. Infine, vogliamo portare avanti la collaborazione con gli altri undici Rotary Club di Verona. Già il prossimo 8 luglio ci troveremo tutti insieme in una conviviale dove presenteremo il nostro progetto di sostegno alla “scuola clandestina” che è stata avviata in Afghanistan per permettere alle ragazze – oggi impedite dal governo talebano di avere un’istruzione – di poter proseguire negli studi. Sebbene oggi nascosta nelle pagine dei giornali, la situazione in quel Paese è ancora drammatica e c’è ancora bisogno del nostro aiuto. Il progetto della scuola è stato ideato da William Amighetti e noi ci impegniamo a supportarlo».