(di Carlo Rossi) Clamoroso! il Consiglio di Stato ha rinviato la decisione sul ricorso presentato dal club contro l’esclusione dal campionato di Serie B decisa lo scorso luglio dalla Federcalcio. Un giudice, il presidente Diego Sabatino, ha infatti preferito astenersi per via dei suoi incarichi in Figc, mentre altri due togati sono stati ricusati dai legali del Chievo per aver partecipato a precedenti gradi di giudizio. Il collegio ha dunque trasmesso gli atti al presidente della quinta Sezione affinché avvii la procedura per stabilire se i due magistrati in questione possano o meno pronunciarsi sulla controversia.

Nell’attesa della decisione, però, resta il dubbio sulla composizione della prossima Serie B: la Figc ritiene di proseguire senza il Chievo, i legali del club sono convinti che l’esclusione resti sospesa fino alla pronuncia del Consiglio di Stato. Secondo la Figc, infatti, il nuovo rinvio comporta la decadenza la sospensione della pronuncia del Tar e quindi fa ritornare in vigore l’esclusione del Chievo dalla Serie B. Secondo gli avvocati del club, invece, la mancata pronuncia nel merito mantiene intatta la sospensione del provvedimento di primo grado e quindi impedisce alla Federcalcio di proseguire nell’organizzazione dei prossimi campionati come nulla fosse. C’è materia per un ennesimo round del match giudiziario fra Lega e Figc

Sarà durissima per il Chievo ripresentarsi in B o C, ma comunque il dato di fatto è una vittoria morale indubbia per Campedelli & C, destinata a fare giurisprudenza.

Tutto mentre Marco Pacione , nella foto, in punta di piedi come suo costume, sta allestendo una squadra importante. La vicenda, si ricorderà, fu surreale e ha portato all’esclusione del Chievo calcio dalla serie cadetta e alla bocciatura di tutti i ricorsi presentati . Che una squadra nata da un quartiere di Verona, capace di soggiornare ben 17 anni in serie A, fosse un corpo estraneo in un potentato calcistico come il nostro, era risaputo. Ma non che la favola del Chievo potesse finire senza demeriti sportivi, a causa di un’incredibile vicenda di burocrazia fiscale. Con tanto di risvolti giudiziari.