Entra in vigore il nuovo regolamento sull’assistenza territoriale in cui vengono definiti gli standard che dovranno essere rispettati in ogni regione. Tutto gravita attorno al Distretto sanitario e alla Casa della Comunità che fornisce assistenza h24 7 giorni su 7. Rimangono gli studi dei medici di famiglia come diramazioni delle Case della Comunità, collegati in rete per garantire aperture h12 6 giorni su 7. All’interno del Distretto vi saranno poi gli Ospedali di Comunità per l’assistenza post-ospedaliera. Gli infermieri di famiglia hanno un ruolo fondamentale nelle nuove strutture. A coordinare i servizi del Distretto saranno le Centrali operative territoriali. Chiamando il numero di assistenza territoriale europeo 116117 si potranno richiedere prestazioni sanitarie e sociosanitarie a bassa intensità assistenziale. Sono stati stabiliti anche gli standard per l’assistenza domiciliare e per i servizi di Telemedicina, delle cure palliative. Nel sistema viene dato un ruolo anche le farmacie definite come presidi sanitari di prossimità dove il cittadino potrà trovare sempre più servizi aggiuntivi.

Ci sarà un Distretto ogni 100 mila abitanti e 1 Casa della Comunità ogni 40.000-50.000 ab.

Ci sarà almeno 1 Infermiere di Famiglia e Comunità ogni 3.000 ab. e almeno 1 Unità Speciale di Continuità Assistenziale (medico+infermiere) ogni 100.000 ab.

1 Centrale Operativa Territoriale ogni 100.000 ab. o comunque a valenza distrettuale, qualora il distretto abbia un bacino di utenza maggiore;

– almeno 1 Ospedale di Comunità dotato di 20 posti letto ogni 100.000 ab.

La Casa della Comunità è il luogo dove entrare in contatto con il sistema dove viene progettata e l’erogazione dei servizi socio-sanitari. Ci sono 7/11 infermieri e 5/8 unità di personale sociosanitario e amministrativo.

La CdC promuove un modello di intervento integrato e multidisciplinare, in qualità di sede privilegiata per la progettazione e l’erogazione di interventi sanitari. 

I medici e gli altri professionisti sanitari operano sia all’interno delle CdC e nei loro ambulatori. In tal modo provvedono a garantire l’assistenza primaria e la presa in carico della comunità di riferimento, con i servizi h 12 e integrandosi con il servizio di continuità assistenziale h 24. La CdC hub garantisce l’erogazione dei vari servizi, anche con la telemedicina, dei vari servizi, dalle visite ai prelievi ad altre attività diagnostiche e di prevenzione.

L’Infermiere di Famiglia e Comunità è la figura professionale di riferimento che assicura l’assistenza infermieristica ai diversi livelli. Non è solo l’erogatore di cure assistenziali, ma diventa la figura che garantisce la riposta assistenziale all’insorgenza di nuovi bisogni socio-sanitari. Ce ne sarà almeno uno ogni 3.000 abitanti.

L’Unità Continuità Assistenziale è un’équipe mobile distrettuale per la gestione di situazioni condizioni clinico-assistenziali di particolare complessità e di comprovata difficoltà operativa di presa in carico sia a carico di individui che a carico di comunità. Avrà almeno 1 medico e 1 infermiere ogni 100.000 ab.

La Centrale Operativa Territoriale coordina la presa in carico della persona e raccorda servizi e professionisti coinvolti, Ce ne sarà  una ogni 100.000 ab. Con un Coordinatore infermieristico, 3-5 Infermieri, 1-2 unità di Personale di Supporto

La Centrale Operativa 116117 offre un servizio telefonico gratuito h 24 7 giorni su 7 per tutte le prestazioni sanitarie e sociosanitarie a bassa intensità assistenziale. Ce ne sarà una ogni 1-2 milioni di ab. o per regione se con popolazione inferiore allo standard.

L’Assistenza Domiciliare è un servizio distrettuale per l’erogazione a domicilio di interventi caratterizzati da un livello di intensità e complessità assistenziale variabile nell’ambito di specifici percorsi di cura e di un piano personalizzato di assistenza.

L’Ospedale di Comunità è una struttura sanitaria di ricovero breve dell’Assistenza Territoriale e svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di evitare ricoveri ospedalieri impropri o di favorire dimissioni protette, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia e più prossimi al domicilio.

Sarà dotato di 20 posti letto ogni 100.000 ab.con  7- 9 Infermieri, 4-6 Operatori Sociosanitari, almeno 1-2 unità di Altro personale sanitario e un Medico per almeno 4,5 ore al giorno 6 giorni su 7.

La rete delle cure palliative è costituita da servizi e strutture in grado di garantire la presa in carico globale dell’assistito e del suo nucleo familiare, in ambito ospedaliero, domiciliare e in hospice. I servizi della rete garantiscono cure e assistenza a favore di persone affette da patologie croniche a prognosi infausta per le quali non esistono terapie o se esistono sono inefficaci ai fini della stabilizzazione della malattia o di un prolungamento significativo della vita. Ce ne sarà una ogni 100.000 ab. e un Hospice con almeno 8-10 posti letto ogni 100.000 ab.

Il Consultorio Familiare è la struttura aziendale a libero accesso e gratuita, deputata alla prevenzione, promozione della salute, consulenza e cura. Ce ne sarà 1 ogni 20.000 ab. 

Il Dipartimento di Prevenzione ha il compito di promuovere azioni volte a individuare e rimuovere le cause di nocività e malattia di origine ambientale, umana e animale. Ce ne sarà uno ogni 500.000 ab. 

La telemedicina è una modalità di erogazione di servizi e prestazioni assistenziali sanitarie sociosanitarie a rilevanza sanitaria a distanza, abilitata dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, e utilizzata da un professionista sanitario per fornire prestazioni sanitarie. Le farmacie convenzionate con il SSN ubicate uniformemente sul territorio nazionale, costituiscono presidi sanitari di prossimità e rappresentano un elemento fondamentale ed integrante del Servizio sanitario nazionale. Assicurano quotidianamente prestazioni di servizi sanitari come la dispensazione del farmaco, la farmacovigilanza e l’assegnazione delle nuove funzioni tra le quali le vaccinazioni anti-Covid e antinfluenzali, la somministrazione di test diagnostici a tutela della salute pubblica.