Nell’attesa che la politica decida se confermare o meno il superbonus al 110% per le ristrutturazioni edilizie e l’upgrade energetico del nostro patrimonio immobiliare, l’ENEA ha reso noti i dati sull’utilizzo di questo strumento da parte degli Italiani. Alla fine di agosto, le asseverazioni presentate per ottenere la contribuzione erano 244mila per un investimento complessivo di 43 miliardi, 47 di impegno fiscale, e di tutto questo bendiddio già 30,4 miliardi erano stati spesi. L’estate non ha rallentato la corsa al mattone d’oro, anzi: da fine giugno si registrano 50mila nuove asseverazioni e 8 miliardi in più di impegni di spesa.

La Lombardia conferma il suo ruolo trainante con 37mila600 asseverazioni e 7,2 miliardi di investimenti di cui 5,3 già a terra: una percentuale di “successo” pari al 73,6%. Segue il Veneto con oltre 30mila asseverazioni e 4,2 miliardi impegnati e 3.1 spesi, pari al 73,8% degli investimenti previsti. Veneti più efficienti dei lombardi, ma meno dei compagni emiliani che portano la percentuale di successo al 73,8%: 2,6 miliardi spesi a fronte di 3,5 autorizzati per poco meno di 20mila asseverazioni.

Il Lazio prenota complessivamente 4 miliardi ma riesce a metterne a terra appena il 65%; è più efficiente la Sicilia col 68,9%, ma Roma può guardare dall’alto in basso Napoli che invece riesce a completare appena il 62,5% dei progetti presentati. Almeno sino ad oggi. Non è una gara (anche se le lancette dell’orologio del superbonus corrono sempre più velocemente), è solo statistica che come spiegava Trilussa non è una scienza esatta…