Volotea, la compagnia aerea low cost che collega tra loro città di medie dimensioni e capitali europee, ha condiviso oggi i risultati raggiunti durante l’estate: a Verona, il vettore è sceso in pista con un’offerta di 298.000 posti in vendita, per un totale di circa 1.700 voli. Inoltre, Volotea ha trasportato presso lo scalo veronese 280.000 passeggeri, registrando al Catullo un load factor del 94%. Infine, quest’estate la compagnia ha intensificato i collegamenti domestici, rafforzando i voli tra le isole e la terraferma. In particolare, l’88% dei posti in vendita da Verona è stato destinato ai voli per le isole.

Positive anche le performance a livello di network: grazie a una nuova flotta e alla creazione di 50 nuove rotte, tra giugno e agosto Volotea ha guidato la ripresa del comparto turistico, trasportando 4 milioni di passeggeri e raggiungendo un load factor del 94%. Sempre tenendo lo stesso periodo di riferimento, la compagnia ha fatto registrare un +18% sui posti offerti rispetto all’estate 2021 e un +31% rispetto all’estate 2019, l’ultima pre-pandemia.

“Analizzando i risultati di questa estate non possiamo che essere felici e soddisfatti, la scelta di investire nel potenziamento dei collegamenti Volotea per offrire una copertura ancora più capillare e con voli ancora più frequenti verso alcune delle più belle località turistiche, in Italia e all’estero, è stata sicuramente vincente – afferma Valeria Rebasti, Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea -. I segnali di ripresa di inizio estate si sono ampiamente confermati, consentendoci di ritornare ai volumi pre-pandemia in termini di numeri di passeggeri trasportati dal nostro network. Un risultato che si traduce in un forte stimolo per la compagnia, già al lavoro per definire le nuove strategie e programmare nuove proposte pensate per garantire ai passeggeri il miglior servizio possibile, in linea con le loro reali e rinnovate esigenze”.

L’Italia  ha beneficiato di buona parte degli investimenti 2022 della compagnia  che hanno permesso di garantire, nonostante le difficoltà dovute a generalizzate carenze di personale di volo e di terra, una crescita di volumi di traffico.