«Il nostro Osservatorio ci riporta un settembre nelle aspettative – afferma il presidente dell’Osservatorio del turismo del Garda veneto, Ivan De Beni –  e ottobre si apre con buoni auspici, seguendo l’onda delle attività ancora aperte e gli eventi in corso sul territorio, con ricadute che si prospettano positive almeno fino a metà mese».  Questi i dati nel dettaglio:

Occupazione generale: per il mese di settembre 2022 si è  registrata una buona occupazione e un ribasso di 3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2021. Comunque, un’occupazione complessiva pari all’82%, con picchi nei fine settimana, con valori oltre il 90%.

Nazionalità: anche per il mese di settembre sono i tedeschi a rappresentare la presenza maggioritaria, seppur con una diminuzione del 10% di occupazione rispetto allo stesso periodo del 2021. Valore tuttavia ampiamente compensato dal turismo anglosassone. Gli inglesi consolidano l’11% del mercato turistico del Garda Veneto. Stabile il mercato interno e le altre nazionalità Ue ed extra UE.

Pernottamento medio: per settembre 2022 si conferma di poco superiore alle 6 notti, per diminuire verso fine mese. Tuttavia questa rappresenta una curva di discesa naturale sia per il periodo in oggetto che per dinamiche di soggiorno.

Prezzo medio per camera: si sottolinea un ricavo medio generale per camera a notte in linea con il medesimo periodo del 2021, visibile con un leggero incremento (+2,5 €) a partire dalla seconda metà di settembre. Tuttavia un ricavo medio generato per camera inferiore di 3,5 € rispetto al 2021.

L’Osservatorio analizza anche i risultati della Festa dell’Uva, ultimo grande attrattore in ordine di tempo sul Garda veneto:

Occupazione: cresce in modo considerevole passando dall’83% al 95%, nei giorni che vanno dal 29 settembre al 1° ottobre, per ritornare a quota 67% a partire dal 3 ottobre. La Festa dell’Uva genera un +7% medio di volume complessivo delle prenotazioni a partire dal 1° settembre, quindi si nota un incremento generale delle richieste già a un mese dall’evento e una crescita del prezzo di vendita delle camere pari a 10,4 € sui giorni di Festa.

Il prezzo medio di vendita delle camere (ADR), nel mese ha seguito un andamento piuttosto lineare e per la destinazione pari a € 143,70 ovvero soli € 2,40 al di sopra i valori del settembre 2021. L’indice di performance RevPar (ricavo medio generale), si attesta a € 118,40, perdendo però € 3,50 rispetto ai valori del 2021. La previsione per il mese di ottobre è ancora in fase di consolidamento. Per il momento e in confronto con l’anno precedente, la tariffa media risulta superiore di € 5,5 tuttavia, da rivalutare per meteo e last minute. “Dobbiamo considerare comunque che non sarà facile uguagliare i numeri di ottobre 2021 – avverte Ivan De Beni –  visto la stagionalità ridotta e le condizioni metereologiche particolarmente favorevoli dell’anno scorso”.

Ma quali sono le prospettive nei vari territori del lago?

Per Claudia Speri (Peschiera e Castelnuovo del Garda): «Un Settembre a pieno regime e con qualche rara cancellazione dell’ultimo momento.  Le prenotazioni per Ottobre sono un po’ lente ma confidiamo nel meteo e nell’obiettivo di proseguire per tutta la metà del mese evitando chiusure anticipate».

Secondo Virginia Torre (Lazise): «Settembre molto bene! Un’ottima occupazione media e su tutte le strutture – tante richieste anche sotto data, concentrate nel fine settimana. La Festa dell’Uva porta di riflesso buone prenotazioni e la nostra Fiera del Miele, veicola richieste di pernottamento per ospiti e forniti, nel centro storico ma anche in residence in collina – più per il mercato interno e di prossimità. Dopo l’8 Ottobre ci aspettiamo un calo progressivo con alcune strutture che inizieranno a chiudere ma altre resteranno aperte, sperando nel bel tempo».

Annalaura Salandini (Bardolino) evidenzia come «Un Settembre positivo, già on the book da tempo, con aumenti dei prezzi delle camere piuttosto contenuti. La Festa dell’Uva conferma il (quasi) tutto esaurito anche se la domanda sembra essere inferiore gli anni precedenti. Per Ottobre abbiamo già delle buone prenotazioni, ma da valutare il meteo.

Luigi Zermini (Garda e Costermano sul Garda) sottolinea che «Settembre ricalca le buone occupazioni di Agosto ma non così al completo, con l’importante ritorno dei turisti inglesi e una prima settimana di Ottobre tutta da rivalutare sulla base del meteo. Utile la spinta dalla Festa dell’Uva che genera prenotato anche sul mercato estero». 

A Torri del Benaco, Mirko Lorenzini registra «Un settembre buono ma non ottimo, per un territorio che comunque gode di prenotazioni consolidate con largo anticipo e pochi last minute. Ottobre parte con il piede giusto ma dal giorno 10 vediamo un sensibile calo delle richieste e la progressiva chiusura delle nostre strutture».

Giuditta Isotta (Brenzone sul Garda): «Settembre si riconferma un bel mese, sui dati dello scorso anno e Ottobre sembra ricalcare questo trend. Tuttavia qualcuno considera una chiusura anticipate della stagione, ovvero di una settimana/dieci giorni, a causa l’aumento generale dei costi generali e delle utenze».

Vittorio Mazzoldi (Malcesine): «Settembre ha rispecchiato il 2021, con soggiorni lunghi nella settimana e picchi nel weekend per un Comune activ tourism oriented, legato al bel tempo e alle sue infrastrutture.  Ottobre è partito con il piede giusto ma per lunghezza della stagione purtroppo da verificare i costi generali e le previsioni meteo».

Infine, Corrado Bonetti (San Zeno di Montagna) evidenzia come «Si è lavorato di più del Settembre scorso (circa un +10% complessivo), ma l’utile generato è stato vanificato dai costi e questo, nonostante importanti benefici fiscali e contributivi. La Festa dell’Uva crea sempre un bel indotto di ospiti e visitatori. Molte delle nostre strutture sperano in un Ottobre di turisti e di restare aperti fino alla Festa delle castagne, almeno con la ristorazione».