Questa mattina a Villafranca si è svolto il corteo per il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Presenti le associazioni  di combattenti e reduci, bersaglieri, fanti alpini insieme al Presidente provinciale degli alpini Luciano Bertagnoli, carabinieri, finanza, polizia locale, aeronautica con il Colonnello Paolo Tamburro e una rappresentanza degli studenti di Villafranca. Al termine del corteo e dopo portato gli omaggi ai monumenti dei Caduti il Sindaco di Villafranca Roberto Luca Dall’Oca ha ricordato:

“4 novembre 1918 – 4 novembre 2022 , 104 anni di storia, di passione, di sacrifici, di rinascita. 104 anni vissuti tra mille difficoltà ma anche con amor di patria, attenzione e rispetto per non vanificare la morte di tanti giovani che hanno perso la vita per questi ideali. Ancora oggi ci ritroviamo per ricordare e onorare quei giovani che hanno dato la vita per noi , per la nostra libertà, per la nostra democrazia.

Oggi, come ieri, dobbiamo stringerci intorno alla parola unità nazionale, nel passato intesa come unità a difesa dei confini oggi intesa come unità per superare le difficoltà del momento.  

Difficoltà che per essere superate dovranno varcare quei confini tanto difesi ed esplorare nuovi orizzonti, trovando nuove alleanze. Mai avremmo pensato dopo due anni di dura lotta al COVID, con tante persone lasciate sul campo come in guerra, di vivere oggi un’altra emergenza, forse ancora più dura della prima. Un’emergenza subdola e silenziosa arrivata in maniera inaspettata e che deve essere affrontata tutti insieme tornando a quei principi di unità che hanno permesso ai nostri padri di superare difficoltà, guerre, soprusi  ed ingiustizie trovando poi la forza per ripartire. 

Anche oggi paghiamo per colpe non nostre, come lo è stato per i nostri padri, ma come loro lotteremo e supereremo questo momento. Oggi più che mai questa deve essere la giornata dell’unità e dell’orgoglio nazionale, la giornata del ricordo e della memoria, ma deve essere anche la giornata del senso di appartenenza e del riscatto con lo sguardo proiettato al futuro. 

Faccio mie le parole che ho letto il 1 novembre ma che valgono anche oggi: “Che strano è l’essere umano. Litiga con i vivi e regala fiori ai morti. Rimane per anni senza parlare con un vivo e quando muore, gli rende omaggio. Non ha tempo per andare a trovare un vivo, però rimane un giorno intero ad una veglia. Non chiama, non abbraccia, non si interessa di un vivo, però si dispera di fronte ad un morto.  Sembra quasi che la cosa più preziosa sia la morte… e non la vita. Ecco che oggi sia per tutti un momento di ricordo e di rispetto verso chi è morto per noi, ma che sia anche ben chiaro che non si vive solo di storia e di ricordi. Lo sanno bene le nostre forze armate che ancora oggi sono in prima linea per difendere la pace e la libertà in ogni parte del modo e alle quali va il nostro grazie e la nostra stima. Oggi noi dobbiamo stare uniti, credere e lottare per la nostra vita e per la vita ed il futuro dei nostri figli. Ci sono riusciti i nostri padri, ci riusciremo anche noi. Viva l’Italia , viva Villafranca viva le forze armate.”