Più di un milione di italiani soffrono di una malattia reumatologica senza saperlo. La diagnosi arriva sempre tardi. In media ci vogliono 7 anni per individuare un caso di fibromialgia o di artrite psoriasica.
Ce ne vogliono 5 per scoprire una spondilite anchilosante. Per sapere di essere affetti da sclerosi sistemica passano 3 anni e 2 per avere la diagnosi di artrite reumatoide. Sono i dati emersi dal 59° Congresso della Società Italiana Reumatologia.
Anche per queste patologie è necessari la diagnosi precoce, che permette alla medicina di intervenire con cure tempestive e prima che si generino danno gravi.
La causa di queste patologie non è ancora certa, ma si pensa che all’origine ci possano essere dei meccanismi di autoimmunità che generano delle infiammazioni dolorose.
Per sensibilizzare sul tema l’opinione pubblica le farmacie aderenti a FederFarma hanno in distribuzione 100mila copie dell’opuscolo “Le malattie reumatologiche: cosa sono, come prevenirle e come riconoscerle”. Altre 100mila copie di quattro pubblicazioni dedicate alle patologie reumatiche più diffuse, come le connettiviti, l’artrite reumatoide, la fibromialgia e l’artrite psoriasica, sono state consegnate alle strutture sanitarie sul territorio. Lo scopo è quello di informare i cittadini in modo che siamo loro stessi ad accorgersi, in presenza di sintomi spesso ignorati o sottovalutati, di essere dei pazienti reumatologici e quindi di recarsi dal loro medico per una visita ed una diagnosi, in modo da riconoscere la malattia nelle sue fasi iniziali.
Sono oggi circa 5 milioni e mezzo gli italiani affetti da questa categoria di malattie, praticamente uno su dieci, e si stima che un milione ne sia affetto senza saperlo. Intervenire per tempo significa risparmiare risparmiare dolori dovuti alle infiammazioni che colpiscono le articolazioni ed evitare che la malattia diventi invalidante.