(di Rocco Fattori Giuliano) Verona porta a casa un derby veneto determinante nella lotta retrocessione: al PalaVerde finisce 77-79 per la Tezenis al termine di un match bellissimo, combattuto sino alla fine, (26-22 primo quarto; 13-21 nel secondo; 18-17 nel terzo e 20-19 nel quarto). Una battaglia dal primo all’ultimo minuto. Terza vittoria per i gialloblù che si allontanano – un po’ – dalla parte più bassa della classifica.

La Scaligera rintuzza l’assalto veemente dei padroni di casa arrivati sino ad un più 11 sui gialloblù nella prima metà della frazione di gioco. Ramagli schiera in quintetto base capitan Rosselli. Karvel Anderson e Aric Holman tengono in galleggiamento Verona che soffre le continue folate offensive trevigiane. L’ingresso di Sanders, Bortolani e Johnson rimettono in carreggiata la Scaligera che chiude il quarto chiudendo bene in difesa e migliorando le proprie percentuali in attacco imponendo ai biancoazzurri un parziale di 0-9.

Il secondo quarto inizia con Verona che punta al sorpasso. Aggredisce ogni pallone e soltanto tre triple di Alessandro Zanelli e Ike Iroegbu tengono dietro i gialloblù. Un veloce gioco a due Cappelletti-Smith (una delle migliori coppie d’attacco di questa A1) porta Verona al meno uno. Servono però altri due minuti per arrivare al vantaggio di Verona con Holman che raccoglie un assist di Casarin e poi nell’azione successiva in contropiede schiaccia la palla speditagli da Cappelletti. Holman realizza anche una tripla firmando i tre canestri (12 i punti complessivi realizzati nelle due frazioni iniziali) che portano Verona al pieno vantaggio alla fine del primo tempo.

Il terzo tempo inizia col 5-0 di Treviso che rimette avanti i biancoazzurri. Rosselli e Karvel Anderson tengono in partita la Scaligera. Al sesto minuto il gran lavoro premia e porta a più 6 il vantaggio della Tezenis su Treviso. Un tempo che in questa stagione è quasi sempre stato fatale a Verona si chiude oggi con la Scaligera avanti di tre punti e con un fallo antisportivo su Anderson non fischiato che avrebbe incrementato il vantaggio gialloblu. Cappelletti fuori per quasi metà tempo a causa dei tre falli commessi. Alla fine Treviso ha recuperato soltanto un punto.

L’ultima frazione di gioco vede Treviso all’assalto, ma Cappelletti rientrato in campo non soltanto detta il ritmo della squadra ma realizza punti pesanti portando Verona al più 7. Treviso con Sorokas e Cooke rientra a meno due. Le due squadre esauriscono il bonus velocemente e si va sempre più spesso in lunetta. Treviso sale punto dopo punto sino al meno uno, Verona sbaglia molto sotto canestro pur restando quadrata, senza sbandare in difesa. Magia di Davide Casarin che ruba palla, fa cadere due difensori sotto la curva dei tifosi trevigiani e riporta a tre punti il vantaggio scaligero a 30 secondi dalla fine. Cappelletti a 14 secondi intercetta un velenoso passaggio di Banks e si prende un fallo e due tiri liberi strategici: ne realizza uno su due e sull’azione successiva Ike Iroegbu mette una bomba che vale il meno uno. Cappelletti li segna entrambi. Casarin commette il suo quinto fallo e manda in lunetta Iroegbu a 4 secondi dalla fine: lo sstatunitense dal passaporto nigeriano segna il primo, manda il secondo volutamente sul ferro cercando la schiacciata di Sorokas per la vittoria. Il polacco si schianta su una difesa impossibile da superare e Verona porta a casa il derby.

Bellissima partita, vinta con disciplina, tecnica e orgoglio. Domenica si torna a giocare in casa, sfidando la Virtus Pesaro dell’ex Leonardo Totè. 21 i punti totali per Karvel Anderson, e 15 per Eric Holman (nella foto) che conferma i progressi che sta facendo in questa parte della stagione. 14 invece i punti per Alessandro Cappelletti con 6 assist e 19 di valutazione totale. Fondamentale anche l’apporto di Taylor Smith, 22 la sua valutazione finale, con soli 8 punti ma oggi determinante nei rimbalzi sia in attacco che in difesa.