(di Rocco Fattori Giuliano) Partita delicata che doveva confermare i progressi e il carattere mostrato nella vittoria di Treviso. Verona però segue correttamente il piano partita per quasi tutto il match cedendo clamorosamente negli ultimi due minuti. Finisce 90-94 per Pesaro (23-25 nel primo quarto; 25-22 nel secondo Anderson; 21-22 nel terzo e 21-25 nell’ultimo )

Tanti gli ex di questo match: nella Tezenis, Francesco Candussi ha giocato a Pesaro in prestito nell’annata 2015/16, giocando 8.8 minuti di media mentre Alessandro Ramagli ha allenato a Pesaro nell’anno della promozione in Serie A, dal gennaio al giugno del 2007. Nella Carpegna Prosciutto Pesaro gioca Leonardo Totè, di Negrar, che è cresciuto nelle giovanili della Scaligera dal 2010 al 2013 ed ha completato con i gialloblu le stagioni 2016/17 e 2017/18, siglando 4.7 punti e 2.7 rimbalzi di media; con lui, Riccardo Visconti che ha giocato a Verona nell’annata 2017/18 firmando 3.1 punti a partita in Serie A2.

Verona parte strong con un buon movimento di palla e trova molte soluzioni dal pitturato. In difesa concede troppo dall’arco allo scadere del quarto permettendo a Pesaro di mettere la testa avanti sfruttando un’incomprensione fra Casarin e Smith che porta ad un contropiede e ad un canestro facile per i marchigiani. Parziale di 0-12 per Pesaro a cavallo della fine del primo e dell’avvio del secondo quarto con un gioco a due fra gli ex Visconti e Totè che porta il pivot di Negrar a schiacciare ed a portare la Carpegna Prosciutto al più 10. Verona ha un black-out di cinque minuti. Aric Holman con una schiacciata, una stoppata ed un alley oop interrompe la serie marchigiana e inietta una dose di fiducia ai gialloblù in evidente fase down. Cappelletti e Smith si uniscono alla ripresa di Verona che si porta sino al meno 8. Una tripla e due liberi di Karvel Anderson chiudono definitivamente il differenziale. Giordano Bortolani entra dalla panchina e firma il pareggio 43-43. Karvel Anderson porta avanti di un’incollatura Verona che chiude in vantaggio di un punto ribaltando un quarto che era iniziato davvero male per la Tezenis. Funziona come un metronomo l’asse Cappelletti-Smith e Aric Holman porta ben 14 punti al bottino scaligero.

Il terzo quarto vede la Tezenis restare concentrata in attacco mantenendo alte le percentuali da tre punti, ma continuano gli errori sia in difesa sia nella metà campo offensiva con tre falli regalati alla difesa marchigiana. Cede sul finale del quarto e l’ultimo tempo comincia in parità.

Nell’ultima frazione di gioco la Tezenis perde però la concentrazione e concede a Pesaro di prendere l’ultimo vantaggio senza poi riuscire a chiudere il margine. La stoppata di Vasilis Charalampopoulus su Alessandro Cappelletti è l’immagine degli ultimi secondi di gara e la tripla allo scadere di Karvel Anderson non cambia il quadro. Per i gialloblù in evidenza Aric Holman (nella foto) che chiude una prestazione finalmente maiuscola e i “soliti” Cappelli e Anderson. Una partita condotta alla pari con Pesaro, senza timori reverenziali.