(di Stefano Tenedini) C’è anche l’acquisizione del 70% – e quindi del controllo – della società spagnola Saci Pumps, annunciata questa mattina, a sostenere l’ipotesi di un’ulteriore crescita del gruppo veronese Pedrollo, tra le principali aziende del mondo per la produzione di elettropompe idrauliche. Il bilancio del 2022 si è chiuso con più di 3 milioni di pompe prodotte e un fatturato in forte sviluppo, pari a oltre 370 milioni, esportato per più dell’85% in oltre 160 Paesi anche grazie alle 12 filiali commerciali. Si fa così molto concreta una prospettiva di forte espansione, da attuare in due tappe ravvicinate.

Grazie ai business già consolidati e ai risultati ottenuti nel 2022 dall’ultima entrata Saci Pumps (27 milioni di giro d’affari) infatti il prossimo rendiconto si potrebbe chiudere con ricavi superiori ai 420 milioni. Inoltre, come dice Giulio Pedrollo, amministratore delegato del gruppo fondato nel 1974 a San Bonifacio dal padre Silvano, “in un triennio crediamo di poter superare i 500 milioni di fatturato senza nuove acquisizioni. Con altri ingressi potremo fare ancora meglio”. Bombas Saci (questa la ragione sociale in spagnolo), è stata fondata nel 1976, ha sede a Barcellona ed è specializzata nelle pompe per piscine, che progetta, produce e vende in oltre 80 Paesi.

“Diamo molto volentieri il benvenuto nel nostro gruppo a Saci Pumps, una presenza che ci permetterà di rafforzare la strategia di internazionalizzazione della società spagnola”, sottolinea Pedrollo. “Insieme potremo valorizzare al meglio le capacità produttive e di innovazione a livello di gruppo, oltre a mettere le nostre competenze e la nostra capillare presenza a disposizione per consolidare Saci Pumps sul mercato globale, in particolare negli Stati Uniti. Rafforzeremo anche la posizione di mercato del gruppo in Spagna, grazie alla rete di servizi e alla struttura logistica della società acquisita”.

Giulio Pedrollo, amministratore delegato del gruppo fondato a San Bonifacio nel 1974 dal padre Silvano

L’operazione è inoltre analoga e funzionale a quella già portata a termine con successo negli Stati Uniti alla fine del 2020, quando il gruppo veronese aveva acquisito il controllo di Superior Pump, un’azienda familiare di Minneapolis specializzata nella produzione, vendita e assistenza di pompe residenziali e commerciali, che due anni fa fatturava già circa 60 milioni di dollari. E sarà proprio la prossima integrazione con Superior Pump a rendere profittevole e rilevante l’espansione della società spagnola nel mercato americano, che si conferma il più importante nel mondo per le pompe destinate alle piscine. Prima ancora, la Pedrollo aveva inaugurato la sua vantaggiosa stagione di acquisizioni comprando la Panelli di Alessandria, storica azienda piemontese.

Positivo e proiettato al futuro anche il commento di Francisco Casellas Solá e David Ferre Ferrer, entrambi Ceo di Saci Pumps, che hanno conservato le loro partecipazioni nell’azienda e ne seguiranno la gestione operativa anche nel quadro del gruppo Pedrollo. “Siamo ottimisti e motivati dall’ingresso della nostra società in Pedrollo. Con questa acquisizione”, dichiarano, “diamo inizio a un’alleanza con un leader rinomato e globale nel settore delle pompe idrauliche. Crediamo che la combinazione delle competenze e delle risorse di Pedrollo ci consentirà di espandere la nostra offerta di pompe per piscine e raggiungere nuovi mercati, potendo inoltre fornire gli stessi prodotti e servizi di alta qualità che i nostri clienti si aspettano”.

Un giudizio favorevole emerge anche dall’analisi di David Strempel, partner e presidente di Translink Italia, advisor del gruppo veronese nell’operazione. “Pedrollo colpisce per la sua capacità di espandersi sia attraverso acquisizioni che grazie alla forte crescita organica”, spiega. “Va aggiunto che l’eccellente reputazione come leader nel mercato innovativo, sostenuta da una cultura aziendale basata su valori familiari, risulta molto attraente per aziende che come Saci considerano un potenziale partner industriale”.

Ora Pedrollo può diversificare ulteriormente la sua competitività sia sotto il profilo della gamma dei prodotti offerti che come presenza sui mercati, suddivisi tra Paesi emergenti e altri consolidati: il che mantiene in equilibrio ricavi e margini e ottimizza la generazione di valore.