Ieri si è concluso il colpo più grosso del mercato di gennaio per il Verona. Al centro dell’affare il giovane centrocampista serbo Ivan Ilic, 22 anni, uno dei pezzi più pregiati della rosa del Verona perché, a detta di tutti, è un giocatore con davanti un grande futuro. Lo volevano sia il Torino che il Marsiglia. La società francese era disposta a spendere  qualcosa di più del Toro. Precisamente 15 milioni. Mentre Cairo era pronto a spenderne 14. Quindi per il Verona sarebbe stato più conveniente mandare Illici in Francia. Solo che il ragazzo prodigio non ne voleva sapere. Lui è legato a Juric, che è il suo mentore e che lo voleva fortemente in granata. E l’ha avuta vinta. Andrà a Torino. Solo che l’operazione non si è limitata a lui solo. Nel pacchetto, che ammonta a 22 milioni di euro, è entrato anche Isak Hien, il difensore centrale di passaporto svedese, ma di origine africana, che sta facendo molto bene al centro della difesa gialloblù da quando Zaffaroni ha capito che era sbagliato fargli fare il terzino. Quindi 14 milioni per Ilic e altri 8 per Hien: totale 22 milioni. Non tutto andrà in tasca di Setti: una quota dovrà essere girata al Manchester City. Ma un po’ di liquidità dovrebbe servire al patron del Verona per portare in riva all’Adige un attaccante che tiri in porta e faccia qualche gol. Perché, adesso che la difesa pare sia stata sistemata dal nuovo allenatore, è quello il problema principale: segnare.