E’ passata nella commissione industria, ricerca ed energia l’idea svedese fatta proprio dalla maggioranza di sinistra del Parlamento europeo di obbligare all’efficientamento energetico il patrimonio immobiliare. 

Per l’Italia sarebbe un bagno di sangue, in quanto si calcola che per portare a norma le case ciascuna unità immobiliare compererebbe e una spesa sui trentamila euro. Qualcosa di i impensabile, specie in una contingenza economica come quella attuale.

Paolo Borchia, eurodeputato veronese della Lega e coordinatore del gruppo parlamentare  Identità e Democrazia in commissione non ci sta e osserva che  “la maggioranza del Parlamento europeo guidata dalla sinistra confeziona uno schiaffo alle famiglie, alle imprese e ai lavoratori italiani”. “La Lega si è opposta fin dal primo giorno a un provvedimento sbagliato nel merito, nel metodo e nelle tempistiche, portato avanti senza tenere conto delle peculiarità del nostro Paese né coinvolgendo le categorie. Oggi, io e il mio gruppo abbiamo espresso voto contrario in commissione Itre e continueremo a dare battaglia ripresentando i nostri emendamenti di buon senso nella sessione plenaria per fermare un’europatrimoniale nascosta che rappresenterebbe un aggravio di spese e di burocrazia del tutto superfluo per settori già in difficoltà e per tanti cittadini. L’efficientamento energetico è un tema ci sta a cuore ma va affrontato con realismo e concretezza. Non è ammissibile che sull’altare dell’ideologia green si sacrifichino categorie produttive fondamentali per la nostra economia, l’Italia faccia squadra per fermare questa eurofollia”.