S’è conclusa ieri a Roma la prima Conferenza nazionale sulla nutrizione. Partita dal presupposto che una “sana alimentazione aiuta a migliorare lo stato di salute, a prevenire malattie croniche degenerative con un impatto rilevante sulla spesa sanitaria e sulla mortalità” la Conferenza ha prodotto il Decalogo della Nutrizione ed ha espresso un netto no ai cibi sintetici.

“Sono stati tre giorni di lavoro intenso – ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci-  che ha permesso di approfondire gli ambiti relativi alla Nutrizione facendo emergere criticità ma anche proposte che hanno portato a una sintesi di 10 azioni da mettere in campo per rendere la nostra nazione resiliente, i cittadini più consapevoli e informati, i servizi di nutrizione clinica e preventiva pronti a dare risposte adeguate superando disomogeneità e diseguaglianze. E che ha tra i 10 punti anche un chiaro no ai cibi sintetici”. 

Tra i punti del decalogo, la dieta mediterranea, un patrimonio della nostra terra che dobbiamo recuperare, valorizzare e tramandare perché osservandola la mortalità si riduce del 10%. Prioritari anche gli interventi diretti a contrastare gli eccessi alimentari, sia per eccesso che per difetto; promuovere la comunicazione sull’alimentazione anche per contrastare informazioni false e inserire nei programmi didattici della scuola.

Un chiaro al cibo sintetico pronunciato dal ministro della Salute Orazio Schillaci fra le 10 azioni da mettere in campo per la nutrizione e la prevenzione.  Posizione molto apprezzata dalla Coldiretti che insieme a Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia ha già raccolto quasi mezzo milione di firme per promuovere la legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione in Italia del cibo sintetico.