(di Stefano Cucco) Luca Antonini subentra allo storico Direttore Generale Roberto Bin alla guida del Consorzio di Bonifica Veronese. In questi giorni terribilmente complessi per la situazione di profonda siccità che sta vivendo il territorio, infatti, il Consorzio di Bonifica Veronese, l’ente che si occupa di irrigazione in settanta Comuni della provincia scaligera, sta vivendo un importante passaggio istituzionale. A lasciare la direzione generale è, infatti, l’ingegner Roberto Bin, per quarantacinque anni storico dirigente della bonifica veronese.

Una carriera, la sua, interamente votata all’acqua ed alla tutela del territorio, prima presso il Consorzio di Bonifica Agro Veronese, dove prese servizio nell’ormai lontano 1978 come Capo Ufficio Progettazione e Lavori e poi come Direttore Tecnico, quindi dal 1984 presso il Consorzio Adige Garda come Direttore, dal 1994 al 1996 come commissario regionale del Consorzio LEB e, successivamente, dopo l’unificazione del 2010 dei tre Consorzi scaligeri, come Direttore Generale presso il Consorzio di Bonifica Veronese. Classe 1951, laurea in ingegneria civile sezione idraulica conseguita nel 1976 presso l’Università di Padova, nella lunga carriera Bin è stato anche sindaco di Bussolengo. Sotto il suo lungo mandato l’irrigazione nella provincia veronese ha realmente cambiato volto, soprattutto grazie ad una continua opera di ammodernamento e trasformazione degli impianti irrigui, finalizzata ad efficientare e implementare la distribuzione dell’acqua. Un’operazione imponente, realizzata che grazie alla capacità di individuare e raggiungere finanziamenti che permettessero di realizzare i progetti con un impatto economico minimo a carico del territorio e delle aziende agricole. Una progettualità intrapresa quando ancora non esisteva il problema della scarsità dell’acqua ma che oggi, alla luce della drammatica situazione che stiamo vivendo, assume il valore di fondamentale previdenza.  

Soprattutto le grandi trasformazioni realizzate da irrigazione a scorrimento ad irrigazione a pressione, che permettono una riduzione del consumo della risorsa acqua anche del 50%, risultano oggi l’unica vera risposta alla siccità endemica che affligge i nostri territori. Ultimi in ordine di tempo, il grande impianto di Coronini tra Sona, Sommacampagna e Villafranca inaugurato la scorsa primavera, il nuovo impianto di Palazzolo di Sona che verrà aperto tra pochi mesi e l’importante e strategico progetto di conversione irrigua tra Chievo e Bussolengo, che viene appaltato in questi giorni per un importo di più di 24 milioni di euro, interamente finanziati con fondi PNRR.

Al suo posto alla direzione del Consorzio di Bonifica Veronese, ente che si occupa anche di garantire la sicurezza idraulica del territorio, subentra in questi giorni Luca Antonini. Classe 1970, laurea in Scienze Agrarie con indirizzo Agroambientale, Antonini proviene dalla Federazione Provinciale Coldiretti Verona. Capo Area Tecnica dal 2005, vanta una lunga esperienza nella gestione di contributi comunitari e nazionali destinati alle imprese agricole e ad organizzazioni di produttori, nella gestione dei servizi agroambientali, nell’analisi dell’impatto ambientale di grandi opere e nella gestione delle risorse idriche. “L’intenzione mia e del CdA”, spiega Alex Vantini, presidente del Consorzio di Bonifica Veronese, ” è quella di dare continuità al grande lavoro svolto in tutti questi anni dall’ing. Roberto Bin, che voglio anche qui ringraziare per l’opera portata avanti in periodi complessi, sapendo sempre coltivare una visione lungimirante sul futuro del nostro territorio in maniera da affrontare e risolvere ogni problema prima che si presentasse. Il Consorzio di Bonifica Veronese ha sempre saputo dare risposte forti alle richieste del territorio, e lo sta facendo anche durante questa crisi idrica senza precedenti. Al nuovo Direttore gli auguri di buon lavoro, lo conosciamo e sappiamo che saprà essere all’altezza delle grandi sfide che attendono l’ente”.

“Sono consapevole della responsabilità dell’incarico che andrò a ricoprire, soprattutto in un periodo difficile come questo”,  spiega il neodirettore Antonini. “Nel contempo, esprimo soddisfazione e gratitudine per chi ha riposto la sua fiducia nella mia persona. Colgo tale opportunità come una sfida che mi appresto ad affrontare con la squadra che troverò al mio arrivo, che so essere altamente professionale e preparata. Mi metto dunque fin d’ora a disposizione di un territorio che amo e che per l’esperienza che ho maturato fin qui conosco molto bene. Il mio lavoro sarà volto alla sua salvaguardia, prestando particolare attenzione alle diverse realtà produttive e nel rispetto assoluto dell’ambiente e di chi vi opera”.