Alberto Bozza, consigliere regionale del Veneto di Forza Italia, accoglie le preoccupazioni di un gruppo di agricoltori e di addetti ai lavori che stamattina a Legnago si è riunito in modo spontaneo per sensibilizzare sulle ripercussioni della crisi idrica sull’agricoltura della Bassa Veronese.

Bozza si dice soddisfatto per la nomina di un commissario nazionale ad hoc decisa dal Governo, tuttavia torna sulla sua proposta fatta di persona al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin di istituire “anche un commissario idrografico specifico del Garda-Adige, che plachi le cosiddette guerre dell’acqua tra regioni vicine che adesso si vanno configurando e che purtroppo era facile prevedere. Una figura super-partes che funga da raccordo nella crisi idrica che riguarda Garda e Adige e quindi Trentino, Veneto e Lombardia. La siccità è sicuramente a una grave emergenza e forse anche a un fenomeno epocale, credo sia infruttuoso per tutti star lì a farsi la guerra o a chiudersi nei piccoli egoismi, anche perché se andiamo a vedere sono molto di più gli interessi che legano il Trentino con Veneto e Lombardia di quelli che li dividono. Un commissario ad hoc porterebbe una visione d’insieme che superi le divisioni e valorizzi le convergenze”.

Bozza inoltre spiega che “il commissario del Garda-Adige sarebbe in grado di programmare le azioni del medio-lungo periodo per affrontare strutturalmente la crisi idrica, quindi gli investimenti statali e del PNRR per nuovi impianti irrigui adatti sia a trattenere l’acqua che a desalinizzare quella del mare”.