Apertura di mercato in positivo per Italian Wine Brands – polo vitivinicolo nato per la fusione della scaligera Enoitalia della famiglia Pizzolo col gruppo piemontese Giordano – a 22.45 €/azione (più 1.58%) che ha annunciato i dati di bilancio al 31 dicembre scorso, confermandosi quale primo gruppo italiano del vino non cooperativo consolidando, su base annua pro-forma, Euro 430,3 milioni di fatturato e registrando una crescita pari al 5,2% rispetto al 2021.

Il titolo resta lontano dal season high a 30.5 €/azione registrato al 23 gennaio scorso. La dinamica di crescita delle vendite è determinata dalle operazioni di acquisizione completate dal Gruppo nel corso dell’anno: l’importatore statunitense Enovation Brands Inc. e Barbanera. In particolare, con l’acquisizione di Enovation, IWB ha inteso incorporare integralmente la sua presenza diretta nei supermercati e sul canale ho.re.ca. dei mercati statunitense e canadese, i più importanti per il vino italiano. Con l’acquisizione di Barbanera, apprezzata casa vinicola toscana, il Gruppo ha invece incrementato la sua offerta  di vini premium – con particolare riferimento al canale ho.re.ca. fino a oggi meno penetrato – e raggiunto un presidio diretto in Toscana con una cantina di proprietà.

La dinamica dei ricavi per paese è caratterizzata sia dall’ulteriore rafforzamento del Gruppo sui mercati internazionali, dove sono stati realizzati ricavi delle vendite per circa Euro 355,4 milioni (+6,92% rispetto al 2021) e da una sostanziale stabilità sul mercato domestico, con ricavi delle vendite pari a circa Euro 73,5 milioni.

La dinamica dei ricavi per canali distributivi evidenzia dinamiche differenti tra Ho.Re.Ca. (hotel, ristorazione e catering), in sensibile crescita rispetto al 2021 grazie alle riaperture delle attività commerciali, wholesale (vendita alle catene della Grande Distribuzione Organizzata, ai monopoli statali) e distance selling (vendita diretta ai privati) che hanno invece lievemente ritracciato dopo il biennio 20-21, caratterizzato da tassi di crescita molto rilevanti.

I ricavi Wholesale (cd. vendita alle catene retail nazionali e internazionali) sono cresciuti su base pro-forma dell’1,4% sul 2021 ma con una lieve contrazione del volume d’affari a livello organico, passato da Euro 299,4 milioni del 2021 a Euro 279,0 milioni del 2022. Il decremento è legato per circa Euro 15 milioni alle difficoltà riscontrate nella tenuta della supply chain – con particolare riferimento alla disponibilità di vetro – e per circa Euro 5,0 milioni al ritracciamento della domanda di consumo di vino nella Grande Distribuzione Organizzata.

I ricavi distance selling, dopo la forte crescita registrata nel biennio 2020-2021, hanno registrato un riassestamento sui livelli del 2019. È da segnalare comunque un sensibile rafforzamento delle vendite online, nel 2022 pari a Euro 20,1 milioni con circa 5 milioni di bottiglie vendute; le stesse vendite online erano state pari a Euro 13,4 milioni nel 2019, dopo aver toccato il valore massimo di Euro 23,3 milioni nel 2020, in piena pandemia.

I ricavi Ho.re.ca, che costituiscono un essenziale completamento del portafoglio canali nell’ambito del Gruppo, sono più che raddoppiati, passando da Euro 25,9 del 2021 a Euro 56,9 milioni del 2022 (+ Euro 31,0 milioni). Tali risultati sono stati raggiunti grazie sia all’attività di M&A, nello specifico Barbanera (+ Euro 15,2 milioni), sia alla crescita organica (+ Euro 15,8 milioni) realizzata in particolare negli USA e in Canada.

Al 31 dicembre 2022 il Gruppo presentava un Indebitamento finanziario netto pari a Euro 129,5 milioni (corrispondente a 3,5x il Margine Operativo Lordo pro-forma restated), valore in crescita rispetto all’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021, pari a Euro 108,0 milioni. Tale andamento è da ascrivere alle già citate operazioni di M&A che hanno generato esborsi finanziari nel corso dell’anno e debiti finanziari differiti nei confronti dei venditori pari a circa Euro 33,0 milioni ed alla generazione di cassa netta positiva pari a complessivi circa Euro 12,0 milioni.

La capogruppo IWB S.p.A. evidenzia un risultato netto positivo pari a Euro 9,4 milioni e un indebitamento finanziario netto pari a Euro 95,0 milioni. Il Consiglio di Amministrazione di IWB ha deliberato di proporre all’Assemblea un dividendo unitario a valere sul bilancio 2022 pari a Euro 0,10 per ciascuna azione che ne avrà diritto. Stacco cedola al 2 maggio, in pagamento dal 4.