La psoriasi colpisce 1/3 italiani su cento ed inizia generalmente in età giovanile. Non viene considerata una malattia vera e propria dalla medicina, ma un disordine cronico nella crescita della pelle, che può comparire e scomparire spontaneamente. I cheratinociti, le cellule che vanno a costituire la parte più esterna e più dura dell’epidemide, producono placche rilevate e rossastre rivestite da squame biancastre. Non se ne conosce la causa di conseguenza non esiste una terapia eziologica. Si è ipotizzato che all’origine possano esserci fattori genetici o immunitari, ma nulla è stato scientificamente dimostrato.
Il Sistema sanitario nazionale non la riconosce come malattia e per questo non è inserita nel Piano nazionale delle cronicità.
Lapsoriasi può avere diversi tipi e gradi di manifestazione. Quando va a calpire zone come il viso o i genitali può avere delle ricadute negative sulla vita di relazione e sulla sua qualità.
Delle sue varianti i sono stati inseriti nei Livelli essenziali di assistenza solamente quella artropatica, quella pustolosa ed eritrodermica che rappresentano il 4% dei pazienti affetti da psoriasi. Solo coloro che sono affetti da questi tre tipi di psoriasi sono esenti dal ticket. Ma il grosso di coloro che ne sono colpiti rimane escluso.