Manca l’amoxicillina, antibiotico tra i più utilizzati. E’ una penicillina attiva contro varie malattie infettive, specie da streptococco, soluzione di prima scelta per patologie respiratorie come faringotonsilliti, otiti e polmoniti e anche per quelle della bocca, tanto da essere il più utilizzato dai dentisti. 

La carenza è stata denunciata dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Il primo antibiotico di questa famiglia che è iniziato a mancare già da alcuni mesi è lo Zimox, diffusissimo e prodotto dalla Pfizer. Di grande uso anche l’Augmentin, della Glaxo, associato all’acido clavulanico. In alternativa si possono usare molti farmaci equivalenti prodotti da altre aziende, ma cominciano anche questi a scarseggiare.
C’è la possibilità di utilizzare altri antibiotici, come le cefalosporine, che però hanno uno spettro d’azione più ampio e contribuiscono quindi ad aumentare l’antibiotico-resistenza, un fenomeno 

Tra i motivi della carenza, l’Aifa indica l’elevata richiesta, ma questa c’è sempre stata. Si parla allora di problemi produttivi o di forniture discontinue. Ma in realtà non è chiaro il perché di questa carenza, che non può essere legata a un maggior utilizzo, visto che il periodo critico invernale è finito. E nemmeno si può spiegare con la produzione che non riesce a star dietro alla richiesta o a problemi di distribuzione.

Il Ministero della Salute ha istituito un tavolo per risolvere il problema in modo che torni presto sul mercato la necessaria quantità di amoxicillina e dare indicazioni precise a medici e farmacisti per garantire ai pazienti l’antibiotico che serve, ma con lo spettro più ristretto possibile.