A Cremona un pessimo Verona manca la vittoria che poteva valere il sorpasso dello Spezia in funzione della lotta per la salvezza e pareggia malamente per 1-1.

Andato in svantaggio solo dopo pochi minuti a causa di un grave svarione difensivo di De Paoli non è stato in grado di costruire gioco né di rendersi pericoloso in attacco. Solo al 75’ Verdi, l’unico in grado di tirare in porta, ha pareggiato con un bel diagonale da sinistra. A testimoniare la pochezza dei gialloblu il fatto che hanno giocato con un uomo in più per tutta l’ultima mezz’ora per l’espulsione di un attaccante grigio-rosso che aveva rifilato un pugno sul petto a Dawidowicz, che con Abilgaard è stato il migliore in campo.

Disastrosa la prestazione di tutti gli attaccanti che non sono mai stati in grado di rendersi pericolosi tigrando in porta. Anche la costruzione delle azioni è mancata totalmente, condita da errori e carenze tecniche. Incomprensibili le scelte degli allenatori sia nella formazione iniziale sia nelle sostituzioni. Al netto delle assenze di Faraoni, squalificato e di Lasagna, infortunato, è incomprensibile che abbiano lasciato in panchina giocatori come Duda, Dojg e Ngonge, quasi avessero voluto risparmiati per mercoledì, quando l’Hellas dovrà affrontare l’Inter al Bengodi. Ma era con la Cremonese che dovevamo portare a casa i tre punti. Per carità, se arrivassero con l’Inter tanto meglio, ma qui entreremo nel campo dei miracoli. E finora non se ne sono visti.
L’unico dato positivo è che con il quarto risultato utile consecutivo il Verona ha raggiunto lo Spezia a 27 punti. Si vive alla giornata.