Ecco il dibattito serrato dove si è consumata la frattura della maggioranza.
Mario Faccioli ha chiesto: “E’ importante avere da questo consiglio l’atto di indirizzo visto che in consiglio c’era stato dibattito ed era stata approvata la mozione di fare l’opera a costo zero. Quindi successivamente a quella mozione abbiamo modificato la progettualità secondo quelle indicazioni. L’atto di indirizzo è rispettoso di quel dibattito, all’impegno che mi era stato chiesto”.
Ma le risposte sono state queste. Lucio Cordioli: “Abbiamo atteso da tempo che il progetto arrivasse in consiglio. In Regione c’è l’accordo di programma e il sindaco può firmarlo senza bisogno di atti di indirizzo che è un atto d fiducia politica che attualmente è venuta meno. Quindi è una forzatura. Personalismi? Se c’è uno che ha fatto passo indietro e ti ha portato un mucchio di voti ed è restato semplice consigliere sono io. Chi voleva sedersi al tavolo con te ero io. Quindi anche la pazienza ha un limite”.
Mario Faccioli: “Quella mozione del 2010 era contro. Non c’è nessuna delibera che prevede il costo zero, quella lo voleva. Ci sono oneri diretti e indiretti. Nella minoranza c’era una linearità. L’atto devastante era quello della maggioranza. Solo Niko Cordioli ha detto che ci si poteva mettere dei soldi. Ora chiedo solo se è rispettato o no. Per quella delibera ho dovuto modificare il progetto e perso tempo, per renderlo in linea col deliberato. Ci sono privati, un imprenditore e la Regione che ha modificato il tutto in base a quanto chiesto da questo consiglio. Non potevo andare in Regione senza l’approvazione. Sono due atti politici. Certo che è grande opportunità per la comunità, per il parco e per gli impianti. Chiedo umilmente se è in linea: se sì vado avanti, altrimenti mi dite cosa non funziona”.
Niko Cordioli: “Mi auguravo più forza dalla maggioranza per l’approvazione di questo progetto. Rimprovero tutta la maggioranza. Tempo per portare modifiche qualitative ce n’è stato, E’ una follia perdere questa opportunità vista la situazione economica generale. Trovare un privato che investe è una rarità. Firma in Regione e vieni in consiglio ad approvare il progetto prima di fine mandato”.
Maurizio Facincani: “Questo atto non è meritevole di discussione perché il consiglio comunale si è già espresso ed ha dato un atto di indirizzo. Se c’erano dubbi bisognava farlo prima di adottare quella delibera. Sempre detto che l’intervento è un’opportunità visto che si fanno palestre e percorsi per il tempo libero. Perplessi se andava a gravare sulle casse comunali. Si poteva fare in posti compatibili diversi e ricavare risorse. Bisogna calarlo in altre zone e dare così le risposte che servono anche ad altre esigenze. Va dato atto alle modifiche che sono state fatte. Il lavoro fatto è positivo, di gente che si è impegnata in giunta e negli uffici. A suo tempo sui crediti edilizi fatto scelte diverse. Noi preferivamo avere liquidi per altri obiettivi. In questa occasione non c’è bisogno di fare questa votazione”.
Lucio Cordioli: “Quando ero assessore volli il liceo classico che stava per saltare per la mancanza di uno studente. Poi si raggiunse il quorum e ora è una realtà. Quando c’era da ampliare il Bolisani non venni a chiedere l’atto di indirizzo in consiglio. Quindi vada a firmare e quando verrà in consiglio il progetto lo approveremo. Questa la consideriamo un atto inutile e un’inutile sfida”.
Mario Faccioli: “Il costo zero me lo hai chiesto in consiglio comunale. I casi che dici tu non lo chiedevano. Una volta che mi è stato chiesto io vengo a chiedere se è stato rispettato il costo zero. Se non venivo mi si diceva che avevo prevaricato. Di questi tempi far fallire un’operazione del genere è un suicidio. Quando una collettività riceve tanto come in questo caso, non si dovrebbe pensarci su nemmeno un secondo. Alla conferenza dei servizi decisoria verranno esaminate le osservazioni, anche le osservazioni di stasera”.
Paolo Martari: “Atto politico che serve al sindaco ad assumere l’impegno che vincolerebbe l’ente locale anche per il futuro. La nostra è posizione critica. La controproposta parte dal fatto che siamo favorevoli al Chievo ma cozzano due interesse: quello della popolazione di avere un grande parco urbano e il compromesso col privato che permette alla popolazione di avere dei servizi che non si potrebbero realizzare vista la crisi. Mandato politico non possiamo dartelo perché non abbiamo ricevuto considerazione su alcuni suggerimenti che potevano modificare il progetto. Votiamo contro perché il progetto poteva essere migliorato. Lasciamo passare le elezioni anche perché la stessa maggioranza è divisa o contraria. Il Comune deve acquisire l’intera area e lo fa attraverso il credito edilizio e va bene, ma fuori da quella zona. Se il Chievo andasse in quell’area, che venisse collocato in maniera diversa”.
Roberto Dall’Oca: “Cambiamenti sono stati fatti per le discussioni in maggioranza. Le abitazioni sono dove c’è la pericolante tettoia da bonificare e una vecchia casa da sistemare. Servivano somme e quindi per il costo zero sono state portate le case lì senza spendere nulla per la riqualificazione. Non potevamo occupare l’area suggerita da Martari perché le piscine sono già in sofferenza di parcheggi. Senza contare gli standard richiesti per il pubblico, per il calcio. Quando tornerà al Comune l’area del Chievo ci saranno impianti confinanti con l’attuale zona sportiva”.
Mario Faccioli: “C’è da bonificare l’area perché era un’isola ecologica e la casa del custode va demolita. Non siamo nelle condizioni urbanistiche di avere l’albo dei crediti edilizi che in futuro potremo avere in altre aree. Oggi non possiamo considerare aree diverse. C’è l’impegno anche di una società che altrimenti andrà altrove. Non può stare qui ad aspettare noi. Persa l’occasione, è persa. Progetto costruito in prosecuzione a quanto avevate fatto voi in precedenza.Volevamo inserire un’altra struttura come un bar a servizio della popolazione. Serve un bagno, da bere: dove si va? Ma non l’abbiamo fatto per ottemperare alle vostre richieste”.
Massimo D’Alto: “ll gruppo della Lega ritiene che il progetto sia un’opportunità che pochi centri possono vantare. Palestre di cui ci è tanto bisogno, un parco che altrimenti sarebbe stato difficile sostenere e anche un indotto. Chiediamo trasparenza e crono programma certi. Chiediamo che le opere compensative vengano fatte per primi. E favorita l’occupazione di Villafranca”.
Ecco gli interventi a favore. Nicola Terilli: “Se fosse una gara di trotto, si può dire che la maggioranza ha rotto. Stiamo ciurlando nel manico. Si è discusso tre anni. Rivendico il lavoro fatto per le modifiche al primo progetto che era molto più impattante e l’introduzione del costo zero. Scopro stasera che prima erano tutti d’accordo e adesso no. Sono coerente con quello votato nel 2010. Questo è il miglior compromesso possibile. Non accetto di essere tacciato dalla presidente del Comitato Parco del Tione Luisa Zecchinato di deturpare un’area verde e nemmeno di essere responsabile verso le generazioni future. Non ho mai visto raccolte di firme verso interventi del passato su cui ci sarebbe molto da dire. Voto a favore di un centro sportivo d’eccellenza contiguo ad altri impianti. Non c’è cementificazione ma si fanno tre campi di allenamento e di una società come il Chievo esempio dal punto di vista educativo, anche come tifoseria. E’ un esempio positivo che aggregherà i giovani in modo sano. Porterà al bene pubblico due contenitori che comunque come impianti sono punti di aggregazione. E ce n’è assoluto bisogno, come il pane. Qui arrivano senza gravare sulle casse comunali. E il compromesso del credito edilizio coi privati non devasta certo il territorio e non mette in discussione il decoro della zona. E l’area del Chievo tornerà poi al Comune tra 30 anni. Ma dov’è questo cancro che distrugge l’area? Siamo in campagna, non siamo a New York. Da lì in poi è tutto verde. Invece bisognerà fare delle riflessioni sulla viabilità”.
Filippo Dalfini: “Ho sentito qualcosa di scandaloso. In pre consiglio c’ero e so perfettamente di cosa si è parlato. L’argomento fondamentale era il costo zero. Come si fa adesso a fare questa discussione? Va bene che si vota tra un po’ ma ci vuole onestà. Fino ad oggi si è era d’accordo su questo punto ma ora c’è chi non vuole più questo candidato sindaco e quindi non si vota più. E’ scandaloso”.
Adriano Cordioli: “La delibera diceva: questa maggioranza approva il progetto nelle aree indicate dal sindaco a costo zero. Visti gli interventi di qualcuno, o non sanno o non vogliono sapere di cosa si sta parlando. Come si fa chiedere cose alternative quando dopo tanto lavoro sono stati fatti tutti gli accordi? Uscirà un parco di 5 campi veronesi che sono un’enormità, più di quanto previsto prima. Le case vengono fatte dove c’è già insediamento abitativo”.