Si è svolta la prima delle due tavole rotonde organizzate dal candidato sindaco per il centrosinistra Paolo Martari al Cantiere delle idee. Titolo della serata era “L’economia villafranchese: quale sviluppo possibile?” . Per tentare di dare una risposta a questa domanda Martari si è rivolto alle categorie imprenditoriali, commerciali e alberghiere del territorio. “Vogliamo ascoltare direttamente chi si occupa di queste materie. E’ il metodo che ha contraddistinto il nostro percorso fin dall’inizio”. Sul palco infatti, oltre al candidato, i personaggi di riferimento delle categorie villafranchesi. Stefania Scalas, in rappresentanza degli albergatori villafranchesi, apre con una critica alla neonata tassa di soggiorno (un’imposta comunale sui soggiorni nelle strutture alberghiere del territorio comunale): “Siamo sempre stati contro a questa imposta, ma dato che ormai c’è vogliamo per lo meno essere interpellati e portare all’amministrazione le nostre proposte per l’utilizzo di queste nuove entrate per valorizzare il territorio. Le amministrazioni passate non hanno saputo dotare il territorio delle dovute infrastrutture e fare rete con i comuni limitrofi. Non si riesce a capire che certe mancanze non solo fanno perdere indotto ai commercianti di un territorio come il nostro, che di per se sarebbe molto promettente, ma scoraggiano anche i viaggiatori a scegliere le nostre strutture alberghiere”. Anche per Roberto Turcato, presidente della sezione villafranchese di Confcommercio, manca un’adeguata valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del territorio unita ad una sinergia con gli altri comuni limitrofi, con i quali si può costituire una complementarietà di servizi fruttuosa per tutti. Fabrizio Tonini, direttore veronese di Confesercenti, riflette sul calo che ha avuto il settore commerciale nel territorio villafranchese durante gli ultimi anni: “Dall’essere un sistema saldo e d’eccellenza, siamo arrivati agli ultimi tempi in cui sono visibili diverse crepe. Nel 2012 hanno chiuso in tutta la provincia circa 350 negozi e per il 2013 le stime ci dicono che si raggiungeranno i 700. Mancano i fondi pubblici da poter investire, la crisi si fa sentire. L’Europa mette a disposizione molti fondi, bisogna che i comuni si uniscano e concorrano insieme per ottenerli”. Per Mario Serpelloni, presidente di AIV (Associazione Imprenditori Villafranchesi), la soluzione sta nell’incentivare lo sviluppo delle imprese: “Può sembrare un paradosso in questi tempi di ristrettezze, ma numerosi esempi ci dimostrano come alla fine venga premiato chi è stato lungimirante. L’amministrazione pubblica premi le imprese che hanno più attenzione verso il territorio e quelle che scelgono di collaborare tra di loro”. Necessità, quella del confronto tra imprenditori, riscontrata anche da Fabio Tabanelli, responsabile di AIV Giovani: “La condivisione delle proprie esperienze, specialmente tra i giovani imprenditori, può essere un valido strumento per evitare di ripetere gli stessi errori. La prossima Amministrazione dovrà porsi in maniera diversa con le categorie. Vogliamo più condivisione sulle decisioni che ci riguardano”. Corrado Serpelloni, portavoce di Villa Vive, muove un’osservazione di carattere culturale: “La cultura ormai non ha più un ruolo nella programmazione degli eventi. Pensiamo soprattutto alla Notte Bianca, che era nata innanzitutto come un’occasione per la cultura. Al futuro sindaco sottolineo la necessità di non far pagare i parcheggi del centro il sabato, di dotare il Corso di una migliore illuminazione e di potenziare le infrastrutture in occasione dei grandi eventi, come i concerti estivi al Castello”. A chiusura della serata l’intervento di Paolo Martari: “E’ indicativo come la necessità che anche noi avevamo individuato nella nostra analisi, quella cioè di fare rete con gli altri enti del territorio, sia stata rilevata da tutti i relatori di stasera. Per quanto riguarda la tassa di soggiorno, noi proponiamo che si istituisca un tavolo di lavoro per decidere come valorizzare il territorio con il suo gettito. Bisogna sacrificare il campanilismo e pensare che insieme è meglio che da soli” .