Meno posti per acuti, più posti per la riabilitazione. E’ questo l’indirizzo emerso dalle schede finali che la Regione ha approvato col piano socio sanitario. Ed è stato confermato il ruolo guida che nel Sud-Ovest veronese avrà il nuovo ospedale di Villafranca in fase di costruzione, sempre nell’ambito del polo ospedaliero a due gambe con 300 posti letto divisi con Bussolengo. Il Magalini, una volta ultimato l’ampliamento per il quale si prevede almeno un altro anno di lavori, sarà con 200 posti letto un “centro chirurgico“ e quindi ospiterà tutta l’attività operatoria e vedrà dopo tanti anni il ritorno del punto nascite. A Bussolengo resteranno 100 posti letto per geriatria, medicina, gastroenterologia, oncologia, oculistica e pronto soccorso. A Isola della Scala resteranno 50 posti letto di ospedale di comunità, con punto di primo intervento, spazi per la chirurgia ambulatoriale e i poliambulatori. Valeggio rimane ospedale di comunità per la medicina integrata di gruppo e centro regionale di simulazione e formazione avanzata. L’Ulss 22 è la più difficile e logisticamente mal distribuita azienda socio-sanitaria della provincia: ha un’estensione di 120 chilometri da Isola della Scala fino a Malcesine con due ospedali privati (Negrar con 442 posti letto e Peschiera con 224) che da soli rappresentano il 50% di tutte le strutture convenzionate regionali.
Confermata anche l’organizzazione ospedaliera per acuti ispirata al modello anglosassone con l’azienda ospedaliera di Verona che avrà il ruolo di «hub» di riferimento regionale (letteralmente “fulcro”) con tutte le maggiori specialità e le più moderne tecnologie. Un gradino sotto ci sono gli “hub“ di riferimento provinciale, dove sono collocate tutte le specialità ospedaliere con garanzia di risposta per le alte specialità e che saranno di supporto per la rete degli ospedali chiamati “spoke“.”E’ una sanità ridisegnata a favore della gente, fatta con il buon senso – ha detto Coletto – e non attraverso tagli lineari come avviene a Roma”. E su Villafranca: “Ho sempre affermato che sarebbe stato un punto di riferimento strategico nella sanità pubblica e le schede vanno in questa direzione anche se tentativi di disturbo ce ne sono stati”.