Broccoletto e vino bianco come veicolo di promozione di un intero territorio. Custoza si affida ai suoi prodotti tipici per ampliare i confini e far parlare di una terra un tempo teatro di battaglie e di sconfitte ma ora vetrina dell’enogastronomia. La presentazione è avvenuta oggi nella cantina Piona, nel giorno di Sant’Antonio abate protettore degli animali che una volta coincideva con l’inizio della raccolta. “Custoza e broccoletto danno lustro e gusto al territorio – spiega il moderatore dell’incontro Morello Pecchioli -. Qui è arrivato intorno al settecento ed ha trovato terreno fertile. E’ unico nel suo genere”.
Il presidente dell’associazione coltivatori Filippo Bresaola evidenzia come l’abbinamento tra broccoletto e Custoza sia una vittoria per tutto il territorio. “Avevamo tre obiettivi: tutela, salvaguardia e promozione. Tutela l’abbiamo fatta associandoci in 9 produttori in un unico ente che potesse garantire una continuità a questo ortaggio. Lo abbiamo salvaguardato applicando un’etichetta che certifica la sua provenienza e promosso portandolo nelle tavole della gente e dei ristoratori. Dietro c’è una comunità che ci crede e che si dedica alla coltivazione con grande impegno”.
Il broccoletto ha ottenuto grande impulso grazie all’Associazione Ristoratori di Custoza che ha iniziato a proporre le cene a base dei prodotti tipici. “E’ versatile al di là di ogni aspettativa – commenta il presidente Franco Predomo – . L’abbiamo testato anche col pesce ed ogni giorno è una scoperta nuova che possiamo regalare agli appassionati di cucina. Col vino Custoza, poi, si sposa benissimo”.
Giorgio Tommasi (Presidente Consorzio di Tutela) esalta il connubio col Custoza: “Sono prodotti della stessa terra e quindi è normale che ci sia questa affinità. Come Custoza siamo stabili sui 12,5 milioni di bottiglie. E’ un vino che ha un suo mercato e una sua sostanziale stabilità. E’ di grande qualità ma purtroppo non dappertutto c’è la considerazione di questo. Così il Consorzio è impegnato nella promozione perché il nostro vino merita maggior considerazione. Ed è un vino che può durare nel tempo, al di là di quello che si pensa. Vuol dire che la base dell’uvaggio dà la struttura necessaria per evolvere in maniera positiva negli anni”.
Lo conferma il direttore Angelo Peretti: “Custoza ha un andamento curioso. E’ esuberante nella sua fase giovane, poi c’è una fase ivolutiva dopo due anni. Poi esplode il territorio, la mineralità del vino esprimendo l’essenza dei suoili in cui nasce la vigna. Da qui può durare 10-15 anni”.
Se oggi si parla di broccoletto, gran merito va all’intuizione di Elio Franchini, presidente onorario della Pro Loco, che lanciò questa festa 14 anni fa. “Siamo partiti sordina – sottolinea – poi la gente ha creduto nel broccoletto ed è aumentata la produzione. Ora è un ingrediente per tutti i gusti Si fa anche i gelato e il formaggio al broccoletto”.