In occasione del trentennale di Exodus, i Centri Giovanili don Mazzi organizzeranno l’iniziativa Tremenda Day 2014 prevista in trenta piazze italiane con oltre 100.000 giovani nei giorni 3, 4 e 11 maggio. Anche il Comune di Villafranca di Verona ha aderito all’iniziativa e organizzerà una giornata, con la partecipazione dei ragazzi delle scuole medie e delle superiori del territorio. Sabato 3 maggio, dalle 9 a mezzogiorno, oltre 1550 ragazzi si ritroveranno al Castello. L’interno del castello Scaligero sarà per l’occasione suddiviso in 4 aree, come le 4 ruote educative: area sport con la presentazione e la possibilità di sperimentare diverse discipline, come kickboxing, zumba fitness, arti marziali, pesistica, volley, basket, brazilian jiu jitsu; area teatro con spettacoli delle scuole partecipanti; area musica-danza con gruppi musicali delle scuole e balletti di hip hop e breakdance e area volontariato con la partecipazione di numerose associazioni del territorio che daranno dimostrazioni pratiche della loro attività.L’avvio ufficiale della manifestazione vedrà come testimonial le due atlete Francesca Porcellato, pluri-campionessa paraolimpica, e Natalia Serena capitano della squadra di volley di A1 Metalleghe Sanitars Montichiari.
«L’obiettivo è riportare in piazza lo spirito dell’oratorio – commenta l’assessore Nicola Terilli -. Ci saranno associazioni, studenti, gruppi giovani spontanei. Si ritroveranno per fare teatro, musica e anche dimostrazioni nell’ambito del volontariato. Abbiamo colto il valore dell’iniziativa e quindi sono particolarmente contento che l’anteprima venga fatta a Villafranca. Lo spirito è di far capire ai ragazzi che si può stare insieme e crescere insieme e confrontarsi anche semplicemente giocando e non cambiando il proprio stile di vita. Collaborare con la Fondazione Exodus ci permetterà di portare in campo diverse progettualità, soprattutto contro il disagio giovanile. Ringrazio Elisa e Valentina dell’Ufficio giovani».
Giovanni Mazzi (Presidente Centri don Mazzi): “Chi sta con i ragazzi vede che il problema delle dipendenze ha un’età sempre più precoce e non coinvolge più solo la parte della società svantaggiata ma anche i ragazzi più intelligenti. In Italia si interviene dopo mentre noi vogliamo prevenire. Così creato Centri Giovanili don Mazzi per progettare assieme ad altre realtà come associazioni, parrocchie e scuola che sono già attive”.
Francesca Porcellato: “Sono orgogliosa e felice di far parte del gruppo di don Mazzi perché sono convinta che dobbiamo fare qualcosa dei nostri giovani a cui consegneremo il nostro futuro”.
Riccardo Tacconi: “Sarà un punto di partenza perché riunisci delle associazioni che non è facile ed è un’opportunità per tutti. Cerchiamo che ci sia vicinanza delle associazioni e delle istituzioni verso la comunità in un momento che c’è bisogno di tutti”.
Fabrizio Gasparini (Ic. Dossobuono): “E’ stato facile aderire. C’è una condivisione di intenti”
Mario Sartori (Ic. Cavalchini-Moro): “Molto importante per i nostri ragazzi anche se siamo in un momento delicato dell’anno scolastico”.
Mario Bonini (Medi): “Importante ritrovarsi tutti insieme perché lavorando insieme si allargano gli orizzonti per i giovani”.
Donata Bresciani (Anti): “Il nostro gruppo musicale si esibirà. Cosa nuova che speriamo prosegua negli anni. Il problema di ragazzi che la scuola perde è grave”
Maria Rigo (Bolisani): “Dal punto di vista educativo sarà un’iniziativa importante. Ci sarà il nostro gruppo teatro”.
Licia Begnoni (Area sport): “Si dà l’opportunità ai ragazzi di poter provare discipline che magari non conoscono, facendo capire la valenza della continuità della pratica sportiva”.
Luciano Zanin (Circoli Noi)i: “Porteremo proprio l’oratorio in piazza che è il nostro mondo. Fascia dai 15 ai 22 anni è quella che va responsabilizzata e quindi allestiremo stand specifico su attività del Grest”.
Gabriele Viale (Don Mazzi): “2014 è l’inizio di un percorso per lanciare questo messaggio dell’oratorio.0 sempre sulla via della prevenzione verso i giovani. Sponsor legato al pane per dare anche un messaggio ulteriore”.
Sindaco Mario Faccioli: “Il progetto mostra uno dei motivi per cui si deve fare politica. Confronto con una generazione che ha perso il senso dei veri valori. Quando si mettono insieme tutte le realtà si ha il senso della comunità”.